{{IMG_SX}}Londra, 26 maggio 2008 - Il suo sito non esiste più, frettolosamente cancellato dal web. Ma non c’è voluto molto per andare a ripescare dagli archivi mondiali della rete le foto ‘di lavoro’ della signora che ha messo nei guai Max Mosley, grande capo della Formula Uno, filmato in un’orgia sadomaso con cinque prostitute in divisa nazista. L’operazione recupero dev’essere stata un gioco da ragazzi per il settimanale Mail on Sunday, spericolato mattatore del gossip internazionale, che nell’edizione di ieri ha snocciolato un denso album fotografico con gli scatti — pose, primi piani, particolari — comunque più castigati e adatti al suo pubblico domenicale.

 

Sotto lo pseudonimo di Mistress Abi, ossia Abi la padrona — e il nome in codice è d’obbligo, visto che la signora è sposata con un agente dei servizi segreti, finito suo malgrado nei guai e costretto a frettolose dimissioni dall’MI5 — la dark lady, 38 anni, appare in tutto il suo splendore di «dominatrice professionale», come sottotitolava il suo sito oscurato: una "padrona che veste in pvc, pelle e stivali con i tacchi a spillo", in grado di soddisfare ogni genere di fantasie fetish, torture e umiliazioni comprese, senza sottilizzare sulla clientela — "uomini, donne, travestiti e coppie" — né sulla logistica, in quanto pronta a offrire i propri servizi a Londra come a Birmingham, a Northampton come a Oxford. Non stracciato, ma comunque piuttosto popolare il compenso: 120 sterline (150 euro) di ‘contributo’ per ogni ora di prestazione.

 

Com’è noto, lo scandalo è scoppiato due mesi fa, quando il News of the world, tabloid londinese specializzato in scoop di sesso, sangue e perversione, ha sbattuto le foto del festino di Mosley in prima pagina e un video in rete. Il filmato — s’è scoperto dopo — era stato girato dalla prostituta stessa che aveva organizzato l’orgia. Ma a svelare che questa era anche la moglie di uno 007 è toccato a un domenicale, il Sunday Telegraph: per ragioni di sicurezza non faceva nomi, limitandosi ad accennare che l’uomo era un quarantenne, sposato da un anno con una prostituta. È bastato questo per sprofondare nell’imbarazzo l’MI5: il solo fatto che un suo agente avesse per moglie una squillo mandava in tilt ogni criterio di selezione e controllo.

 

Anche sulla donna, per un po’, si è taciuto. Finché un’ennesimo domenicale — il Sunday Times stavolta — ha identificato Mistress Abi: ad un certo punto del video Mosley appare nudo, mentre lei lo lega con catene, per poi ordinargli di stendersi a faccia in giù. Il guru della Formula Uno ha negato che l’orgia avesse venature naziste, un aspetto aggravato dal fatto che suo padre aveva fondato il partito fascista britannico. Ma una delle prostitute ha dichiarato che "non era la prima volta che ci ingaggiava per soddisfare la sua libidine perversa, soprattutto a Londra, in piccoli appartamenti affittati come camere di tortura".

 

Sotto questo profilo Mistress Abi era una garanzia. "Sono una dominatrice bisessuale del genere che uno ha sempre sognato", garantiva nel suo sito. Come dire, una da pole position.