{{IMG_SX}}Roma, 27 maggio 2008- "Per mia sfortuna, io e Klaus Kinski siamo stati insieme otto mesi. Mi ha massacrata, mi ha perfino rinchiusa in casa sua con la chiave. Mi piaceva sullo schermo, non ne ero innamorata. Era troppo noioso, esagerato, tutta scena. Un giorno sono scappata per andare dal parrucchiere, sono tornata e l'ho trovato che piangeva".

 

Bedi Moratti, attrice, sorella del presidente dell'Inter Massimo Moratti e considerata dai tifosi la 'capa' della tifoseria, durante un lungo memoriale a 'Diva e donna' rivela per la prima volta di aver amato il discusso attore polacco, morto nel 1991 negli Usa.

 

Quel Kinsky di cui si è sempre parlato come di un uomo diviso tra genio e sregolatezza. "Non era drogato, forse dopo. In realtà gli piaceva ascoltarsi. Sono scappata poi definitivamente -racconta Bedi Moratti- raccontandogli in una lettera che mio padre Angelo Moratti per troncare quella relazione mi aveva chiusa in una clinica in Svizzera, invece mi ero nascosta in un albergo di Milano".