Roma, 8 giugno 2010 - Sii bella e stai zitta. Anzi no: se sei una donna superstar del mercato ultrapop statunitense, sii sexy e canta. Pare non esista altra modalità di comunicazione, da parte degli ogm musicali (femminili, e di un certo livello) prodotti dalle Major Usa ed esposti sugli scaffali dell’esselunga globale.
 

Sei una cantante stelle strisce in conclamata ascesa oppure già affermata ma hai adesso in uscita il tuo nuovo cd? La regola è: mettiti in mutande e ansima. Fasi 1 e 2 (quelle che puoi affrontare persino vestita): scrivi o fatti scrivere un pugno di canzoni in cui sia facilmente piazzabile qualche ardito sospiro, qualche evocativo mugugno e incidile nel nuovo album. Fasi 3 e 4 (le fasi in mutande): con un corpo di ballo che mima e pure no leccate sulle cosce, baci lesbo e accavallamenti vari tu - luminosa superstar opportunamente in déshabillé - esegui le canzoni orgasmatiche un po’ ovunque, sul palco delle trasmissioni tv che ospitano il lancio dell’album ma soprattutto in vari ma monotematici videoclip.
 

Il fenomeno c’è da che Mariah è passata all’hip hop, invero da che Madonna è Madonna. Eppure, con quel tot di anarchica e imprenditoriale fantasia in più, Madonna ha sempre inframezzato le imprese più osé con qualcos’altro. 'Erotica' sì, ma anche 'American Life'; 'Like a Virgin' sì, ma anche 'Dress You Up In My Love', in un video (in una canzone) son tutta nuda oppure tutta in tuta di lattex, ammicco e mi accoppio, ma in un altro faccio anche quella un po’ arrabbiata col sistema (forse era meglio il lattex), e poi in un altro ancora la romanticona, o l’allegra ballerina, o la scazzottatrice, o la guidatrice pazza... E quando torno all’osé faccio scandalo di nuovo.
 

Adesso lo scandalo è continuativo, e infatti non si scandalizza più nessuno, tranne forse i siti di news che inzeppano la quotidianità delle eccezionali rivelazioni. Scandalo: nel nuovo video per il nuovo singolo, Lady Gaga posa chiusa in una cella in inequivocabili figure acrobatiche, il corpo ritoccato al computer coperto al minimo solo da pezzetti di scotch.
 

Scandalo: nel nuovo video per il nuovo singolo una Rihanna mai vista così scambia torride effusioni con Laetitia Casta (una Laetitia Casta mai vista così). Scandalo: nel nuovo video per il nuovo singolo Beyoncé in babydoll sta in piedi e sdraiata. Scandalo: nel nuovo video per il nuovo singolo, Christina Aguilera fa tutto quello che hanno appena fatto Beyoncé, Gaga, Rihanna, in più in una sequenza ha anche la tuta di lattex di Madonna, in un’altra ha la museruola (del cane di?) e nell’ultima ansima, in mutande.
 

Il pop porno dei video delle donne superstar Usa è abbastanza soft, va pur sempre in onda su Mtv; è - mutatis mutande - roba tipo Pierino e i buchi della serratura. Quantomeno, lo stesso è il filosofico climax. Christina Aguilera, 30 anni, un figlio di due dal marito megaproduttore e 45 milioni di dischi venduti nel mondo, è una che ha persino la voce («Sembra di un angelo»: Bocelli ne rimase estasiato ascoltandola alla radio).
 

Forse non avrebbe bisogno di molto altro: invece no. Eccola che nell’album del suo ritorno, dal titolo 'Bionic”' , da oggi in Italia, si sdà anche lei nel repertorio da boudoir, sostenendo - sembra un po’ questo il tema del cd - che anzi è un ganzissimo segno di potere da parte delle donne (purché donne con le poppe molto gonfiate) ululare cantando all’interlocutore 'Desnudate' o dammi 'Sex for Breakfast', fino a mimare un orgasmo nella canzone-singolo 'Not Myself Tonight'. Segno di potere. Macchine da soldi. Sii bella, e stai zitta.