Roma, 16 luglio 2010 - “La mia prima volta? A 12 anni con una ragazza che si chiamava Simona, sulle spiagge di Tropea. Ma non ci ho capito niente...”.
 

Francesco Totti risponde sorridendo alle domande di ‘Io Chiara e l’oscuro', su Radio2. “Ho scoperto la sessualità sentendo quello che dicevano gli altri, sentendo cosa dicevano gli amici”, dice il capitano della Roma in un’intervista a 360°.
 

Il legame con Roma, città e squadra, è totale. “La Lega ce l’ha con Roma? Sono invidiosi... Roma è la città più bella del mondo. Mi piace tutto: Roma, i romani, il mare... Alla Lega non piace? Perché sono invidiosi."

"Sento ovunque tanto affetto per me. Magari -aggiunge- vorrei che per 5 minuti nessuno mi vedesse. Dovunque vada, mi chiedono di fare foto e autografi. Io, alla fine, sono un buono. Essere buoni significa mettersi a disposizione di tutti. L’invidia non fa parte del mio repertorio, ma in giro ce n’è tanta...”.
 

A settembre, Totti compirà 34 anni. In carriera ha dovuto fare i conti con infortuni e operazioni. Se il ginocchio ha dato problemi, la testa ha sempre funzionato alla perfezione. “Non sono mai stato da uno psicologo, non ci ho mai pensato. Per il momento non mi serve”, dice. Un aiuto speciale, magari, servirebbe dopo una sconfitta bruciante. “Quando perdi una partita importante, la disperazione dura 2-3 giorni. Quando vinci, invece, la gioia dura meno”, osserva. “La felicità per la vittoria ai Mondiali 2006, però, dura ancora adesso. È qualcosa che rimane per sempre”.
 

I Mondiali 2010 li ha appena vinti la Spagna. Nessuna invidia per il bacio in mondovisione tra Iker Casillas, portiere degli iberici, e la fidanzata, la giornalista Sara Carbonero.
 

“Mia moglie Ilary è più bella”, dice aprendo il capitolo familiare. “I figli sono La cosa più bella che ci possa essere. Quando ho visto mio figlio Christian per la prima volta, mi sono squagliato. Guardarli crescere è incredibile, ho paura di lasciarli soli”, racconta ancora. A casa conoscono il ‘vero' Totti e potrebbero svelare anche i difetti del numero 10 giallorosso: “Sono permaloso.  All’inizio ‘rosicavo' per le battute... poi ho detto ‘vabbè, divertitevi'...”.
 

Nella finale di Coppa Italia, Totti è stato espulso per un calcio rifilato all’attaccante interista Mario Balotelli. “Io sono molto istintivo, ma per un giocatore la testa è tutto. In campo ci sono momenti in cui dovresti tranquillizzarti ma fatichi a controllarti. Può capitare che non riesci a fare quello che vorresti, ti insultano o ti prendono in giro. Magari eccedi, come ho fatto io ultimamente, sbagliando”, dice. Quel gesto è stato al centro di discussioni e polemiche. “È intervenuto anche Napolitano”, dice Totti ricordando una riflessione del Presidente della Repubblica.
 

Pochi giorno dopo il ‘fattaccio', migliaia di tifosi della Roma si sono presentati allo stadio con la maglia del loro capitano. “È stato un giorno storico, si è visto di cosa sono capaci i romani. Mi hanno fatto capire il valore della romanità”, spiega Totti.
 

Capitolo Mondiali: l’Italia, in Sudafrica, è uscita di scena nella prima fase del torneo. “Adesso è facile parlare, quando si perde è tutto sbagliato. Nessuno si sarebbe mai aspettato l’eliminazione al primo turno. Ma il calcio è bello anche per questo: può succedere qualsiasi cosa in qualunque momento”, dice. La Roma, invece, ha cominciato a lavorare nel ritiro di Riscone di Brunico.
 

“Ho tutto, non mi lamento di nulla. Quello che mi manca, è vincere la Champions League con la Roma. Magari è banale, però è il mio sogno”, dice.
 

La carriera quanto durerà ancora? “Quando non riuscirò più a fare quello che sto facendo, sarà il momento di smettere. Si può fare tutto se fisicamente si è a posto. Dopo, non farò l’allenatore: sono troppo buono, non riuscirei a mandare qualcuno in tribuna”.