Roma, 16 luglio 2010 - È donna e ha circa cinquanta anni. Ecco chi tradisce di più durante l’estate tra il gentil sesso. A sostenerlo è Elena Sorrento, psicologa, psicoterapeuta e sessuologa. L’uomo non si smentisce e mantiene il primato in tema di relazioni extraconiugali. Mentre però il maschio tradisce a tutte le età e in tutte le stagioni, la donna è attratta da altri uomini in modo particolare intorno ai cinquanta e questo desiderio di nuove esperienze non le passa con gli anni, cosa che invece accade agli uomini. E l’estate è più portata al tradimento.
 

“In estate le ore di luce sono maggiori e ciò influisce sull’umore - spiega la psicoterapeuta - si ha più voglia di stare all’aperto e le opportunità di incontro aumentano. Mariti spesso troppo distanti sia fisicamente sia psicologicamente, il bisogno di sentirsi sempre attraenti, di suscitare interesse, di avere conferme su se stesse e recuperare l’autostima minacciata dall’età in una società che non concede segni di cedimento, il tutto è sempre più incalzante per le nostre cinquantenni. La frequentazione di posti all’aperto, la vista di corpi scoperti e abbronzati stimola notevolmente il desiderio. Da non trascurare poi il ruolo dei feromoni, sostanze chimiche naturali che produce il nostro organismo e che enfatizzano il sex appeal. Quell’alchimia olfattiva che accende inconsapevolmente la passione, soprattutto quando la pelle è più scoperta e più facilmente percepibile ai sensi, come in estate”.
 

“L’ormone principalmente imputato nel tradimento femminile - aggiunge la Sorrento - è l’estradiolo ribattezzato ‘Marilyn Monroe'. Elevati livelli di quest’ormone rendono le donne più attraenti e seducenti. A tal proposito cito il film di Marilyn Monroe, 'Quando la moglie è in vacanza', ancora oggi di estrema attualità. In ogni caso non ci sono attenuanti. Il tradimento è sempre una ‘libera scelta e quando un partner rompe il vincolo di fedeltà, i motivi spesso sono molto più profondi come la delusione e la solitudine”.
 

Le tipologie della traditrice possono essere così sintetizzate. Secondo la Sorrento “c’è la traditrice seriale, ovvero una donna che porta avanti storie parallele; la traditrice compulsiva, per la quale ogni occasione è buona; c’è poi quella occasionale che ogni volta pensa che non avrà altre occasioni e ogni tanto ci casca”. Di fatto, queste descrizioni valgono indifferentemente per entrambi i sessi.
 

"Il tradimento femminile - dice la dottoressa Sorrento anche responsabile dei Centri di Psicologia Artemisia - non è più dettato solo dall’innamoramento ma anche dal puro piacere di vivere una trasgressione. Il tradire o trasgredire mette inevitabilmente in contatto con lati nascosti di noi stessi e la carica di energia che si recupera, spesso alimenta nuovamente la relazione”.