Roma, 24 novembre 2010 - L’Australian Crime Commission ha abbandonato un’indagine fiscale sull’attore Paul Hogan, protagonista di ‘Mr. Crocodile Dundee’ del 1986, il film australiano di maggiore successo, e di due sequel, scagionandolo da ogni reato relativo ai suoi affari offshore.

Dopo aver speso milioni di dollari per indagare su Hogan, che vive in Usa, e sul suo collaboratore artistico John Cornell, con perquisizioni e intercettazioni telefoniche, ed aver esaminato decine di migliaia di documenti finanziari, la commissione ha dichiarato che ‘’non vi sono prospettive sufficienti per assicurare una condanna’’.

Il suo avvocato Andrew Robinson ha dichiarato che Hogan intende chiedere un risarcimento per i milioni di dollari spesi per proteggere la sua reputazione. ‘’Questa vicenda ha generato milioni di articoli sulla stampa di tutto il mondo", ha detto.

Hogan, 70 anni, era sospettato di aver usato conti bancari offshore per occultare guadagni ottenuti dai suoi film. Resta tuttavia oggetto di un’indagine separata per tasse di milioni di dollari che non avrebbe pagato. Lo scorso settembre i funzionari del fisco avevano gli impedito per due settimane di tornare a dalla famiglia a Los Angeles, fino a quando i suoi legali non hanno raggiunto un accordo riservato che gli ha permesso di lasciare l’Australia.