New York, 26 maggio 2014  - Rapire Michael Jackson per salvarlo dalle droghe. Lo afferma Ron Weisner, manager del Re del pop, che nel suo libro ‘Listen Out Loud’, in uscita il 3 giugno, svela che aveva più volte disperatamente tentato di rapire Jackson mentre era in Bahrain, nel tentativo di strapparlo alla dipendenza, rimpinzato di droghe e denaro contante da due principi locali.

La star era fuggita nel Golfo Persico nel 2006, quando la sua dipendenza dagli antidolorifici era diventata incontenibile. Un ‘male’ che aveva sviluppato dopo l’incidente in cui gli prese fuoco la testa durante le riprese per lo spot della Pepsi.

Weisner scrive di aver detto alla sorella La Toya che aveva intenzione di assoldare dei rapitori per strappare Michael dalle grinfie dei principi e portarlo in un centro riabilitativo sperduto. Dopo averne discusso decine di volte, inizialmente La Toya diede il suo ok, ma poi si tirò indietro.