Belluno, 24 ott. (Labitalia) - Alla frutta o alle creme, l'importante è che sia artigianale doc. E' questo il must da seguire per la realizzazione di un gelato made in Italy. Parola di Loris Molin Pradel, presidente della Confartigianato Gelatieri di Bolzano, che, a pochi giorni dalla conclusione del secondo corso per neo-gelatieri, organizzato nel laboratorio di Longarone Fiere, rimarca la necessità di un'accorta gestione di una gelateria artigianale. "Ovviamente - ammette - non si può pretendere di diventare gelatieri in due settimane, tuttavia i partecipanti hanno dimostrato buone attitudini e hanno acquisito i rudimenti fondamentali della professione, tanto è vero che, alla fine del corso, sono stati in grado di produrre autonomamente un discreto gelato impiegando esclusivamente prodotti naturali".

La durata del corso è stata di 80 ore, tra lezioni teoriche ed esercitazioni pratiche, e sono stati approfonditi gli aspetti salienti relativi sia alla produzione del gelato artigianale sia a un'accorta gestione di una gelateria artigianale.

Gli argomenti trattati hanno, infatti, spaziato dalla scelta degli ingredienti ai loro principi nutrizionali, alla loro bilanciatura, senza tralasciare le normative igienico-sanitarie, le attrezzature di laboratorio e il marketing.

In occasione della prova finale, alla quale hanno assistito anche il vicepresidente di Longarone Fiere, Fausto Bortolot, accompagnato dal direttore, Paolo Rosa, e il presidente dei gelatieri della Confartigianato del Veneto, Marco Viel, la gran parte dei partecipanti al corso, provenienti da Veneto, Friuli e Trentino Alto Adige, ha espresso l'intenzione di entrare a tutti gli effetti nel settore, magari passando per un periodo come dipendenti in qualche gelateria anche all'estero.

E proprio per dare un contributo concreto al comparto Longarone Fiere ha realizzato e attrezzato, con un significativo investimento, il laboratorio di gelateria che viene messo a disposizione di tutte le realtà interessate.