Roma, 25 ott. (Labitalia) - "Rieccoci: chiedono a chi guadagna più di 150 mila euro, quasi solo lavoratori dipendenti e pensionati, dirigenti in attività o pensione (87% dei dichiaranti oltre150mila euro), l'ennesimo contributo di solidarietà che porterebbe circa 500 milioni". Così Silvestre Bertolini, presidente di Cida Manager e Alte professionalità per l'Italia, il soggetto che rappresenta unitariamente a livello istituzionale quasi un milione di dirigenti, quadri e alte professionalità del pubblico e del privato.

"Siamo disposti, come sempre e ancor più - rimarca - per dare una mano agli esodati, a privarci di parte del nostro reddito, che non è regalato ma sudato e dovuto a responsabilità, risultati e una vita privata quasi inesistente. E' importantissimo risolvere la situazione degli esodati: si tratta di una questione di civiltà giuridica e di fiducia del cittadino nei confronti delle istituzioni. Ma ci sono altri molto meno virtuosi di noi, fiscalmente parlando, che non possono essere sempre esenti o evadere".

"La nostra responsabilità non può diventare 'regola' per noi - assicura - e motivo di impunità per troppi. Ci sono cifre ben maggiori da recuperare: perché non mettere le mani sull'evasione recuperata (12,7 miliardi nel 2011) -chiede Bertolini- che è solo un terzo di quella accertata, che già fruisce di sconti nelle somme e sanzioni da pagare e dove un 3% in più darebbe circa 400 milioni? Perché non far pagare i politici che ci fanno spendere milioni per elezioni regionali anticipate, che fuori dalle politiche o amministrative già programmate sono un salasso per lo Stato e per i contribuenti? Insomma, non riusciamo a capire -chiude Bertolini- perché guadagnare bene in modo lecito e pagare le tasse tutte e sempre in Italia sia un 'privilegio' dei soli lavoratori dipendenti e manager. Siamo veramente stanchi e pensiamo lo siano anche i tanti italiani onesti che, purtroppo per loro, non hanno il 'piacere' di pagare questo ennesimo balzello".