Roma, 15 nov. (Labitalia) - "L'entrata in vigore della nuova regola 'unisex' determinerà nel breve periodo un livellamento delle tariffe delle assicurazioni auto, che a parità di altri fattori tenderanno a quotazioni intermedie tra quelle attualmente previste per gli uomini e per le donne". Lo prevedono gli attuari, i professionisti cui sono affidati i calcoli per la definizione delle tariffe assicurative, che lanciano la sfida alla determinazione dei veri fattori, comportamentali e non biologici di chi guida, che differenziano il rischio.

In vista dell'entrata in vigore della nuova normativa, che metterà sullo stesso piano uomini e donne anche nelle assicurazioni danni, l'ordine degli attuari evidenzia "alcuni dubbi interpretativi sulla normativa in attesa che siano esplicitate dalle autorità competenti le modalità applicative sotto il profilo giuridico".

Dal punto di vista tecnico-operativo, l'ordine degli attuari evidenzia come la nuova regola potrà comportare, nelle assicurazioni non obbligatorie come le assicurazioni infortuni e malattia, inevitabili ricadute sui premi, in quanto in questo caso la propensione ad assicurarsi è maggiore per i soggetti che si ritengono maggiormente esposti al rischio, oltre che essere ovviamente funzione inversa del costo della copertura.

L'ordine degli attuari ritiene che nelle assicurazioni obbligatorie, come la Rc Auto, la vera sfida per i professionisti della tariffazione sia quella di individuare i 'veri' fattori che rendono differente il rischio per uomini e donne che, come evidenziato nella sentenza della Corte di Giustizia europea, non sono di origine biologica, ma comportamentale (attività lavorativa, utilizzo del tempo libero percorrenza chilometrica ad esempio). L'individuazione di tali fattori di rischio richiede evidentemente la raccolta di una notevole mole di informazioni statistiche e di un'approfondita analisi delle stesse, e necessiterà prevedibilmente di tempi prolungati.

Nel breve periodo, gli effetti della sentenza saranno invece, inevitabilmente, quelli di produrre un livellamento delle tariffe, tenuto conto che la tariffa unisex, a parità degli altri fattori, non potrà che posizionarsi in via intermedia tra le tariffe attualmente previste per uomini e donne.

In tutti i rami danni dove il sesso ha una rilevanza sul piano tariffario, l'ordine degli attuari sottolinea "l'importanza di un monitoraggio attento e frequente della composizione del portafoglio, per poterne cogliere tempestivamente un'eventuale variazione del mix per sesso; infatti, una diversa distribuzione degli assicurati, rispetto a quella inizialmente ipotizzata, può generare una variazione del fabbisogno tariffario sul quale intervenire nei tempi più rapidi possibili, questo al fine da una parte di garantire un equilibrio tecnico che assicuri la solvibilità della compagnia assicurativa e, dall'altra, di tutelare la clientela da un prezzo elevato della copertura assicurativa non più giustificabile".