Roma, 22 gen. (Labitalia) - "Vengo dal mondo dell'imprenditoria alberghiera, dell'impresa più in generale, e pur non avendo avuto mai tessere di partito ho deciso di scendere in campo perché la crisi ha messo in grande difficoltà il nostro sistema produttivo, che si trova spesso svantaggiato rispetto al resto del mondo. E trovo sbagliato arrendersi, mostrare la bandiera bianca di fronte alla crisi, mentrè è giusto impegnarsi perchè le cose migliorino". Così Bernabò Bocca, presidente nazionale di Federalberghi, spiega a Labitalia le ragioni che l'hanno spinto ad accettare la candidatura per il Pdl, nelle cui fila corre per il Senato in Friuli Venezia Giulia.

Bocca dice di essere in linea con quanto affermato qualche tempo dal presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, che parlò di imprese che "stanno morendo di fisco". "La pressione fiscale che grava sulle imprese è assurda -spiega- e mi riferisco soprattutto all'Irap, una tassa iniqua che va a colpire anche le imprese che creano occupazione e anche le imprese che presentano bilanci in perdita".

Così gli imprenditori, aggiunge Bocca, "si trovano di fronte a un'Imu di importo praticamente raddoppiato rispetto alla vecchia Ici e a un'Irap che va pagata comunque". La cosa giusta semmai, spiega l'imprenditore, "è quella di agganciare Imu e Irap al risultato aziendale". Ma c'è un altro punto su cui Bocca si batterà in Parlamento ed è quello "della riduzione del costo del lavoro".

"Chi assume deve essere premiato con meccanismi incentivanti e occorre capire che aiutare le imprese in questo senso significa aiutare l'occupazione che è la prima condizione dello sviluppo", spiega.

L'"abbassamento del costo del lavoro è l'altra priorità", sottolinea Bocca, insieme al "rilancio dei consumi" attraverso una riduzione del carico Irpef. "Oggi si salvano solo le imprese che esportano, mentre vanno male le imprese che si rivolgono al mercato interno. Per questo, occorre dare ossigeno ai consumi", conclude.