Roma, ottobre 2012 - New entry nella lista dei virtuosi. Anche Air India dice no al trasporto di animali destinati alla sperimentazione e aggiunge il proprio marchio a quello delle oltre cinquanta compagnie aeree che hanno già fermato i “voli della morte”. Un elenco, questo, che comprende i principali vettori internazionali - tra cui: Alitalia, British Airways, Lufthansa, Virgin Atlantic e Ryanair – e che proprio quest’estate aveva salutato l’ingresso di Air Phoenix.

<Accogliamo con grande soddisfazione la scelta strategica di Air India: fermare i “viaggi della morte è una decisione che paga, anche dal punto vista della “customer satisfaction”, sia in Italia dove la stragrande maggioranza dei cittadini - com’è noto - è contraria alla sperimentazione sugli animali, sia nel resto del mondo dove cresce sempre di più l’opposizione alla vivisezione», dichiara la presidente nazionale dell’Enpa Carla Rocchi.

<Del resto – prosegue Rocchi – la stessa comunità scientifica internazionale sembra ammettere implicitamente l’inutilità delle ricerche sugli animali. Autorevoli ricercatori, infatti, hanno bocciato alcuni recenti studi sugli Ogm, ritenendoli inattendibili perché “gli uomini non sono ratti”.» E conferme in tal senso arrivano dal prestigioso quotidiano francese “Le Monde” secondo cui un numero crescente di studiosi sta abbandonando il modello animale per la ben più affidabile tossicogenomica.

<Continuare con i test sugli animali, dunque, è una inutile crudeltà che distrugge la vita di altri esseri senzienti – conclude Rocchi – ma può rovinare anche la nostra, come testimonia l’altissimo numero di persone, 200mila, che ogni anno muoiono per gli effetti collaterali dei farmaci testati proprio sugli animali>.