Cagliari, novembre 2012 - Ormai le condizioni di vita per i cavalli della Giara sembrano disperate. Sono numerosi gli appelli alle istituzioni per salvare gli animali che stanno morendo di fame e sete. Sono mesi che non piove sui circa 4mila ettari dell'altipiano dove questa razza endemica della Sardegna vive allo stato brado.

Circa 600 esemplari in gravissime difficoltà e a rischio sopravvivenza perché di erba non se ne vede più. Per loro si sta mobilitando il mondo di internet, con un gruppo su Facebook che sta raccogliendo aiuti: fieno, ma anche avena e medicinali perché sono in molti ad essersi ammalati. Solo martedì pomeriggio una cavallina è stata trovata in fin di vita sulla Giara. Le sue condizioni migliorano: ora è sotto flebo e gli effetti positivi delle cure veterinarie hanno dato subito buoni risultati, ma solo nelle prossime ore i veterinari che l'hanno presa in cura decideranno se sciogliere la prognosi.

Sono riprese le ricerche di altri due o forse tre cavallini che sono stati segnalati nella stessa area ma che, per problemi di luce, non era stato possibile individuare. <Ora che le immagini drammatiche di quello che sta avvenendo sono eloquenti occorre intervenire con decisione e non a parole, sia sull'emergenza che sulla gestione permanente di quella straordinaria oasi naturalistica>, ha detto il deputato sardo del Pdl Mauro Pili che ha effettuato un sopralluogo sulla Giara, nella Provincia del Medio Campidano, per rendersi conto personalmente della situazione, individuando dopo due ore di perlustrazione la cavallina che poi è stata salvata.

Pili ha lanciato anche un appello su Facebook, che ha raggiunto quasi 500.000 persone ed è stato condiviso da oltre duemila utenti. E' lo stesso Pili sul suo profilo facebook a ricostruire la serata: <Poco dopo le 14 sono stato informato che domenica mattina sarebbero stati avvistati sulla Giara dei cavallini barcollanti e in gravissimi condizioni. Decido di effettuare con due persone del luogo un immediato sopralluogo per capire cosa stesse realmente accadendo. In tutta la Giara non incontriamo nessuno. Deserto assoluto. I cavallini in pericolo dovrebbero essere nella zona vicino all'abbeveratoio, sulla strada per la cosiddetta 'casa Giara'. Bisogna arrivarci a piedi>.

Dopo oltre un chilometro nella boscaglia <disteso a terra, con sussulti infiniti, ho intravvisto uno dei tre cavallini - racconta Pili - che mi avevano segnalato proprio in quella zona. E' in fin di vita. Mi avvicino. Sanguina maledettamente. L'orecchio durante la notte è stato evidentemente azzannato da qualche predatore. L'occhio sembra vigile. Non prendono i telefoni. Impossibile comunicare anche con la telefonata d'emergenza. Segnaliamo il percorso a ritroso, per non perdere il punto. Al primo punto utile lanciano l'allarme ai carabinieri della Stazione di Barumini. Dopo un'ora dalla comunicazione anche su facebook arrivano le prime persone. Arrivano due assessori comunali con la veterinaria del paese. La Giara è immensa. Qualcuno non riesce ad arrivare nel buio al punto indicato>.

Non resta che caricare il cavallino sull'unico mezzo disponibile. <Si muove - racconta Pili -, si agita ma non come prima. L'agonia è dura. Si arriva nel centro di Tuili. Si allestisce un'infermeria provvisoria in uno stabile del Comune. Arriva il veterinario della Asl che insieme a quello del paese mettono sotto flebo la cavallina. I segni della ripresa non tardano. Ma la prognosi è riservata e si potrà sciogliere solo successivamente. I segni dell'agonia si vedono tutti. I veterinari dicono che era riverso per terra da non meno di due o tre giorni>.
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