Bologna, novembre 2012 - La tagliola che un cacciatore aveva piazzato all'interno del parco dei Gessi e che ha provocato la mutilazione di una volpe ha fatto infuriare le associazioni ambientaliste di Bologna e provincia, dalla Lav al Wwf, passando per la Difesa del cane e Animal liberation.

 La piccola volpe, anche se riuscirà a sopravvivere, <a causa della gravità della ferita potrà solo condurre una vita innaturale presso una struttura di ricovero>, sottolineano gli ambientalisti. Che annunciano una battaglia sul piano legale: non solo chiederanno al parco dei Gessi di <attivarsi per reclamare il risarcimento per danno ambientale>, ma annunciano fin d'ora l'intenzione di costituirsi parte civile nel futuro processo contro il bracconiere, che è stato denunciato per la tagliola (assolutamente vietata) ma anche per disturbo e maltrattamento di animali.

Al processo, <chiederemo che al bracconiere venga contestata l'aggravante del maltrattamento ai sensi del Codice penale e che venga condannato al mantenimento della volpe mutilata>. A firmare il comunicato sono le associazioni ambientaliste Bologna Zoofila, Animal liberation, La Compagnia degli animali, Cruelty Free, Lac, Lav, Difesa del cane Bologna, Lida, Lipu, Oipa, Pianeta Zeta, Quelli della Notte, Wwf.

L'episodio che ha fatto indignare gli animalisti è avvenuto giovedì a Tolara di Sopra, a Ozzano dell'Emilia, all'interno del parco dei Gessi, dove dei cittadini hanno segnalato la presenza di una volpe rimasta prigioniera di una tagliola, viva ma con una zampa maciullata. A sorprendere il bracconiere responsabile dell'accaduto è stato un guardiaparco, che accorso per controllare lo ha trovato sul posto, dove era arrivato con un forcone con l'obiettivo di finire l'animale.
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