Washington, novembre 2012 - Le strategie dei fiori per attirare gli impollinatori sono meno semplici e intuitive di quanto si pensi. A constatarlo è uno studio dell'Università della California coordinato da Nir Sapir e Robert Dudley e pubblicato sulla rivista della British Ecological Society, Functional Ecology.

La ricerca ha analizzato il colore, la posizione e le caratteristiche dei fiori generalmente impollinati dai colibrì che sono rossi, a forma tubulare e privi di qualsiasi odore. L'ipotesi era che le caratteristiche dei fiori fossero finalizzate a facilitare il compito agli uccelli. Ma i risultati hanno svelato che si tratta dell'esatto contrario.

Il team di ricercatori ha lavorato con i colibrì di Anna (Calypte anna) registrando le loro reazioni ad una serie di fiori artificiali creati con differenze di posizione, inclinazione, colore e altre caratteristiche. I ricercatori hanno registrato le reazioni degli uccelli attraverso video ad alta definizione. Le immagini hanno rivelato che i colibrì sono attratti principalmente da fiori posti in una posizione verticale complessa da sfruttare senza un notevole dispendio energetico.

La scoperta ha dimostrato che i fiori in natura hanno sviluppato una posizione più ostile e dispendiosa per gli impollinatori per assicurarsi di essere impollinati da animali più "competenti" degli insetti. <Lo studio partiva dall'ipotesi che la posizione verticale dei fiori tipici impollinati dai colibrì facilitasse il lavoro agli uccelli - ha spiegato Sapir - ma abbiamo rilevato invece l'esatto contrario. Per garantirsi i migliori impollinatori, i fiori hanno probabilmente assunto evolutivamente una posizione raggiungibile soltanto con sforzo per aumentare l'efficienze dell'impollinazione>.
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