Roma, 11 gennaio 2013 - Reiterare l'Ordinanza per l'identificazione e la registrazione della popolazione canina, che scadrà il 25 febbraio prossimo. Lo chiedono, con una lettera al ministro della Salute Renato Balduzzi e al sottosegretario Adelfio Elio Cardinale, i presidenti delle associazioni animaliste aderenti alla Federazione italiana associazioni diritti animali e ambiente (tra cui Enpa, Lav, Leidaa, Lndc, Oipa, Chiliamacisegua, Noi Animali Onlus, Sos Levrieri, Eolo a 4 Zampe, Amici Animali).

L'inoculazione del microchip <riveste un ruolo imprescindibile in termini di prevenzione dell'abbandono, di tracciabilità degli animali e di contrasto al fenomeno conosciuto come traffico di cuccioli dall'Europa dell'Est>, spiegano le associazioni. 

Inoltre, il provvedimento che sta per scadere e che, secondo gli animalisti, dovrebbe essere sostituito da una legge, <ha il merito di dettare regole per l'identificazione e l'iscrizione in anagrafe uguali per tutti, superando finalmente la disomogeneità nelle direttive sul territorio nazionale, e di prevedere che i cuccioli debbano essere identificati tramite l'inoculazione del microchip entro i due mesi di vita. Così, in diversi casi, si abbattono i tempi di identificazione e si facilita la tracciabilità dei cani dei quali è vietata la vendita se di età inferiore a 2 mesi e non identificati, una misura quest'ultima indispensabile per il loro benessere etologico>. 

In attesa di una legge <che ne ricalchi i contenuti e li renda non più vincolati a continue reiterazioni di provvedimenti a efficacia limitata nel tempo>, la Federazione chiede dunque, <per evitare dannosi vuoti normativi>, la reiterazione dell'ordinanza.
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