Bologna, 26 marzo 2013 - L'Assemblea legislativa dell'Emilia-Romagna ha approvato le nuove norme bipartisan sul benessere animale, che comprendono i provvedimenti scaturiti dallo sciopero della fame di Davide Battistini contro la catena ai cani, concluso proprio di fronte a questo testo, per quanto in parte criticato.

Approvate alcune modifiche in Aula, di fronte alle proteste delle associazioni animaliste (anche Lav, Lac, Animal liberation, Lega nazionale difesa del cane, Lipu, Wwf) che hanno volantinato davanti alla sede dell'Assemblea e hanno assistito al dibattito dagli spalti riservati al pubblico. Proposto da Pd-Sel-Verdi e sottoscritto da Lega nord, M5S, Pdl e Idv, il progetto di legge secondo gli animalisti avrebbe ''tradito le promesse'': il divieto di catena ''viene praticamente cancellato'' quando lo si limita a ''misure urgenti e solo temporanee di sicurezza''.

Era stata criticata anche l'aggiunta di un sostanziale ''via libera alla caccia ai piccioni'', che è però scomparso grazie a uno degli emendamenti del relatore Andrea Defranceschi (M5S), che ha soppresso tutto l'articolo 8 del progetto di legge. Di fronte ad altre critiche animaliste sul commercio di animali, l'assessore alla sanità Carlo Lusenti ha spiegato che alcune norme statali hanno cancellato ogni autorizzazione preventiva, prevedendo però controlli in corso di esercizio.

Sul co-finanziamento agli Enti locali per i canili e altri ricoveri, Lusenti ha precisato che molti progetti non sono andati in porto per mancanza del co-finanziamento comunale in tempo di crisi, non per assenza di volontà della Regione.

Il testo licenziato è certo frutto di compromessi (gli animalisti avrebbero voluto rimandarlo in commissione), ma l'assessore ha sottolineato un importante elemento di novità, presente solo in Emilia-Romagna: <viene riconosciuto ai pazienti ricoverati in ospedale, spesso in condizioni molto difficili, a volte terminali, il diritto di essere visitati dall'animale con cui hanno condiviso la vita. Certo - ha spiegato Lusenti - è possibile solo in alcune strutture e in certe condizioni, ma non c'è altro sistema sanitario che riconosce anche agli animali questa pari dignità di visita e ai pazienti il diritto di scelta>.

La nuova legge regionale sul benessere animale per la Lav è una ''vittoria a metà: per il positivo divieto di catena ai cani vigileremo affinché le deroghe non diventino normalita>. Sul regolamento attuativo regionale della Giunta <la Lav darà battaglia per evitare che rientri dalla finestra ciò che è stato fatto uscire dalla porta>. Resta poi 'inaccettabile', per l'associazione, <la definizione degli animali esotici come animali 'd'affezione', che favorisce solo commercio e maltrattamenti>.

Secondo la Lega antivivisezione è stato poi violato un accordo Stato-Regioni del 2003: <chiederemo al Governo la bocciatura di questa parte>. <Sono state cancellate, grazie alle nostre pressioni, le pericolose parti sulla caccia ai colombi e sull'apertura di negozi o allevamenti di animali senza la qualifica di preparazione sugli animali stessi prevista dalla legge regionale 5 del 2005. E' stato bocciato un emendamento che avrebbe escluso dal divieto di porre animali in premio in lotterie come maialini, asini e vitelli>.

Positivo anche <l'articolo che permetterà l'accesso degli animali per le visite nelle strutture ospedaliere>.<Oggi in Aula - conclude la Lav - abbiamo ascoltato tanti interventi 'a favore degli animali', peccato che così sia stato effettivamente solo a metà>.

La Lav risulta firmataria, peraltro,  anche del comunicato diffuso da molte altre associazioni animaliste che invece definiscono ''una grande vittoria'' l'approvazione della nuova legge sul benessere animali in Emilia-Romagna. Dopo un proprio comunicato in cui parla di 'mezza vittoria', la Lav commenta insieme con altre associazioni spingendosi fino a definire una "grande vittoria" l'approvazione della legge. Durane i lavori dell'Assemblea presidio animalista in piazza di  Animal Liberation, ANPANA Bologna, Bologna Zoofila, La Compagnia degli animali, Cruelty Free, LAC Bologna, LAV Bologna, Lega Naz.le Difesa del Cane Bologna, LIDA Bologna, LIPU Bologna, OIPA Bologna, Quelli della Notte, WWF Bologna.

Verso sera, una nota congiunta di tutte le associazioni. La catena, osservano <provoca gravi danni fisici e psichici e rappresenta un vero maltrattamento>. La legge <rappresenta una svolta storica: la Regione Emilia Romagna è la prima Regione in Italia, e probabilmente in Europa, a vietare l'uso della catena. Uniche deroghe previste: sei mesi di tempo per adeguarsi, uso momentaneo della catena per motivi sanitari (certificati dal medico veterinario) o per motivi urgenti e solo temporanei di sicurezza>.  La nota è firmata da Animal Liberation, Anpana Bologna, Bologna Zoofila, La Compagnia degli animali, Cruelty Free, Lac Bologna, Lav Bologna, Lega nazionale difesa del cane Bologna, Lida Bologna, Lipu Bologna, Oipa Bologna, Quelli della Notte, Wwf Bologna.
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