di Lorenzo Gallitto
Bruxelles (Belgio), 24 maggio 2013 - Un primo passo è stato fatto.  La Commissione europea ha approvato il divieto di uso di tre pesticidi ritenuti killer delle api e responsabili del forte calo della popolazione di insetti in Europa. Si tratta di una misura non immediatamente operativa ma che entrerà in vigore a partire da dicembre.

Soddisfazione in Europa, anche se le organizzazioni ambientaliste avvertono che il cammino è ancora lungo. Secondo il commissario europeo per la Salute e la politica dei consumatori, Tonio Borg, la decisione europea rappresenta <una pietra miliare negli sforzi mirati a garantire un futuro più sano alle nostre api>.

Ovviamente contrari, alla misura, i responsabili delle aziende produttrici di prodotti chimici. Il mese scorso era stato trovato un accordo preliminare mirato a restringere l'uso dei cosiddetti pesticidi neonicotinoidi su piante e cereali che attraggono le api.

Oggi, finalmente, l'approvazione.  Il divieto resterà in vigore per almeno due anni, oppure finché non saranno disponibili ulteriori informazioni capaci di modificare l'impianto. L'allarme era stato lanciato, già qualche tempo fa, dagli apicoltori europei che denunciavano un'inspiegabile moria delle api, con conseguente declino nella popolazione e nella diversità delle api, soprattutto nella parte occidentale del continente.

Tutti gli insetti, ma le api in particolare,  sono fondamentali per l'ambiente, sostengono la biodiversità con il loro "lavoro". Rendono possibile l'impollinazione di molte piante, sia coltivate che selvatiche. In qualche misura, garantiscono la vita sul pianeta.

<L'adozione da parte della Commissione Ue del bando temporaneo è una buona notizia, ma rimane solo il primo passo per la salvaguardia delle api. Le tre sostanze oggetto della sospensione, Imidacloprid e Clothianidin prodotti dalla Bayer e Thiamethoxam di Syngenta, non sono gli unici pesticidi killer della api. Nel rapporto di Greenpeace 'Api in declino' ne abbiamo individuati sette che andrebbero subito vietati>.

Questo il commento alla decisione euroepa di Federica Ferrario, responsabile della campagna Agricoltura Sostenibile di Greenpeace Italia.  La stima più recente dei benefici economici a livello globale legati all'impollinazione <ammonta a circa 265 miliardi - ricorda Greenpeace - ma la verità è che l'opera di questi insetti è insostituibile>.

Senza l'impollinazione svolta dalle api e dagli altri impollinatori,  <interi ecosistemi e la produzione di cibo sarebbero gravemente danneggiati>.  Imidacloprid, Clothianidin e Thiamethoxam appartengono al gruppo dei neonicotinoidi, pesticidi che, generalmente, sono utilizzati per la concia delle sementi.

In Italia, l'utilizzo di questi tre prodotti è stato già sospeso dal 2008, anche se i prodotti continuano a essere utilizzati sotto forma granulare per la disinfestazione dei suoli e come spray per i trattamenti fogliari.

Greenpeace ha lanciato la campagna 'Salviamo Le Api' (www.salviamoleapi.org): la prima richiesta avanzata dal gruppo ambientalista è quella di vietare sette sostanze killer delle api (tra cui le tre oggetto del bando europeo), <azione necessaria - sottolinea Greenpeace - verso un'agricoltura sostenibile>. 

<Un passo avanti positivo> nella direzione giusta. Così il presidente della Commissione Ambiente della Camera, Ermete Realacci, ha commentato la moratoria decisa dall'Europa. <Ora - ha aggiunto Realacci -  è importante che l'Italia si attivi per rendere definitivo il divieto dell'uso, visti i rischi che essi rappresentano per la salute delle api>.
Lorenzo Gallitto
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