Pisa 28 giugno 2013 - Stanno bene e hanno trovato casa i 21 beagle che, nell'agosto scorso, sono stati affidati al dipartimento pisano di scienze veterinarie per seguire un percorso di recupero dopo essere stati utilizzati a fini scientifici.

Il progetto, frutto di un accordo tra l'Ateneo e la casa farmaceutica che aveva impiegato i cani, si basa su una norma del 2001, che prescrive la riabilitazione degli animali da sperimentazione nei casi in cui le condizioni di salute degli stessi lo consentano. 

L'accordo è stato promosso e coordinato dal ministero della Salute, che ha scelto l'Universitaà di Pisa, unica in Italia, perché, si spiega, questa procedura  è stata avviata da anni sugli animali utilizzati nella ricerca biomedica dell'Ateneo.

Al dipartimento di scienze veterinarie, inoltre, è attivo anche un centro di medicina comportamentale che ha permesso di seguire lo sviluppo del programma con competenze specializzate.  I cani, di ambo i sessi e di circa due anni, sono stati ospitati nella struttura di accoglienza del dipartimento all'interno del Parco di Migliarino-San Rossore-Massaciuccoli e hanno seguito uno specifico programma di riabilitazione, sotto la cura dello staff di esperti comportamentali.

Essendo cresciuti in laboratorio gli animali non avevano mai interagito con l'ambiente esterno e con l'uomo. Alcuni di loro hanno manifestato da subito intraprendenza e apertura, altri si sono dimostrati più timorosi e diffidenti: nel complesso, comunque, si spiega ancora, tutti i beagle hanno dato nel tempo una risposta adeguata alle terapie applicate.

Durante la loro permanenza a Pisa sono state esaminate le richieste di adozione pervenute da tutta Italia e le famiglie prescelte sono state quindi coinvolte nel programma di recupero per facilitare il progressivo inserimento degli animali.
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