Bologna, 22 luglio 2013 - L’associazione Essere Animali denuncia il tentativo di peggiorare la recente legge che vieta di detenere cani alla catena e impone ai proprietari che custodiscono cani all'interno di recinti, che questi debbano avere le stesse dimensioni, almeno, di quelli previsti per legge per i canili.

Il tentativo, secondo Essere Animali, sarà portato avanti da alcuni consiglieri del Pd e del Pdl nel corso della seduta dell'Assemblea legislativa della Regione Emilia Romagna fissata per martedì 23 luglio.

<Si tratta di una modifica - riporta una nota dell'associazione in difesa degli animali - volta ad ingraziarsi la lobby dei cacciatori>. La recente Legge Regionale del 29 marzo 2013 che vieta la catena come strumento di detenzione dei cani, ottenuta grazie alla mobilitazione conseguente allo sciopero della fame dell’attivista ravennate Davide Battistini, fissa dei parametri minimi per tutti quei proprietari che detengono cani all’interno di recinti.

- Almeno 10 metri quadrati a disposizione (di cui almeno il 30% al coperto) a condizione che il cane abbia anche la possibilità di passare del tempo in almeno 150 metri quadrati di giardino recintato. - Almeno 20 metri quadrati a disposizione qualora non sussista quest’ultima condizione.

<Le misure previste sono state a nostro avviso giustamente equiparate a quelle già vigenti per i canili, dove si presuppone che, per la concentrazione di animali ospitati,  siano atte a garantire il minimo soddisfacimento delle necessità etologiche di questi animali. E’ illogico che ora consiglieri del PD e del PdL tentino di eliminare questo articolo, legittimando un controsenso che permetterebbe a privati proprietari di cani di detenerli in condizioni peggiori rispetto a quelle che appunto i canili sono tenuti a rispettare>, afferma Francesco Ceccarelli, coordinatore delle attività di Essere Animali.

<Fabio Filippi, Luca Bartolini, Marco Lombardi (PdL) e Luciano Vecchi (PD) sono intenzionati a ingraziarsi le simpatie dei cacciatori, che oltre a uccidere a colpi d’arma da fuoco gli animali selvatici, si servono dei cani che quando non sono utilizzati nell’attività venatoria spesso trascorrono la loro vita rinchiusi per la maggior parte del tempo in recinti che, con la nuova legge, diventano sanzionabili>.

<Abbiamo diffuso un appello per chiedere ai componenti dell’Assemblea Legislativa di non approvare questo emendamento>. <E' assurdo che la prima regione in Italia ad aver adottato il divieto di detenzione dei cani alla catena poi non garantisca di conseguenza adeguati parametri per i box. Considerando che le esigenze dei cani così come di tutti gli altri animali vanno oltre le semplici necessità fisiologiche ma investono peculiarità fisiche, come il diritto al movimento, o psicologiche, come il poter socializzare, una vita trascorsa in un recinto è già inevitabilmente densa di privazioni. Inammissibile dunque che si voglia anche peggiorare questa situazione>, conclude Simone Montuschi, portavoce dell’associazione.

L'associazione Essere Animali nasce con lo scopo di sensibilizzare l'opinione pubblica sulla condizione degli animali all'interno della società, proponendo una riflessione volta a estendere la sfera del rispetto fino a comprendere le altre specie. L'associazione organizza azioni dimostrative, manifestazioni, conferenze, cene, corsi di cucina, tavoli informativi e documenta il trattamento che viene riservato agli animali, diffondendo la scelta vegan come immediata alternativa ad uno stile di vita fondato sullo sfruttamento e la morte di milioni di individui. Per ulteriori informazioni:  www.essereanimali.org  ; www.facebook.com/essereAnimali