Roma, 24 luglio 2013 - <Esprimiamo vivo apprezzamento al presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, che non solo ha deciso di fermare la strage dei Cervi del Cansiglio, salvando così la vita a centinaia di animali precedentemente condannati a morte, ma ha anche promesso che mai siglerà atti che ne causino l'uccisione>.

Lo dichiara l'Ente Nazionale Protezione Animali che sottolinea come il Cansiglio sia un'area di eccezionale pregio naturalistico frequentata da moltissimi escursionisti; un vero e proprio fiore all'occhiello per una regione alle prese con le conseguenze della cementificazione e dell'inquinamento.

<E' accertato che dietro l'uccisione di animali si nascondono altre motivazioni del tutto estranee ad una presunta tutela della natura, come invece molti vorrebbero farci credere - dichiara l'Enpa -. Inoltre, esistono numerosissimi e validissimi metodi ecologici per prevenire i presunti danni che sarebbero causati da alcuni ungulati. Ma prima di questo è necessario avere dati certi e inconfutabili per poi adottare le misure opportune, escludendo comunque inutili massacri>. Nonostante le criticità tuttora presenti in Veneto in materia venatoria, la posizione assunta dal presidente Zaia rappresenta un passo in avanti.

<Auspichiamo che il presidente Zaia, come ha dimostrato in questo caso, si impegni anche per altre gravi questioni relative alla gestione dell'attività venatoria nella regione Veneto - prosegue la Protezione Animali -. Come nel caso della caccia "tradizionale" ai piccoli uccelli o, più in generale, dell'attività venatoria esercitata senza mai tenere conto dei pareri scientifici dell'ISPRA, l'istituto scientifico di riferimento per il nostro Paese. Del resto, proprio l'inosservanza di tali pareri ha causato all'Italia procedure d'infrazione con relativa condanna>.

<Ci auguriamo - conclude l'associazione - che Luca Zaia, come ha dichiarato, non ceda alle pressioni di allevatori, sindaci, cacciatori e di chi, come soluzione a un presunto problema, promuove lo sterminio di questi splendidi animali>.
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