Parigi, 30 luglio 2013 - Sembra una favola postmoderna di Jean de La Fontaine, il celebre scrittore francese, noto in tutto il mondo per aver fatto degli animali i protagonisti di raccontini morali. Un giorno, racconta Le Monde.fr - riprende il sito www.Geekosystem.com   - un giovane norvegese riceve sul suo telefono il seguente messaggino: 'Jlv In ? \ a0ab 34348tu aaugjoi z?lbmosdji js?g ijio sjiw'. Il mittente era Andreas Bjercke, un suo amico di 16 anni, che però si era fatto rubare il suo smartphone da una volpe.

Ma cosa è successo davvero? Un giorno, il giovane Lars, che si annoia mortalmente, si mette in testa di tendere una trappola alla volpe, ricorrendo al suo strumento preferito, il suo smartphone: il burlone norvegese scarica un'applicazione che fa il verso del coniglio e lo nasconde nel giardino di casa. 

Come da copione, la volpe si avvicina a passi felpati e afferra il telefonino, facendo perdere le tracce. Il giovane norvegese cerca di rincorrerla nei boschi, ma non c'è niente da fare. La volpe è sparita.  Tenta allora di chiamare il proprio numero per 'geolocalizzare' il suo smartphone. Ma anche questo esercizio risulta essere vano. La volpe sembra rispondere, ma dopo 30 secondi riattacca il telefono, bloccando così le procedure di ricerca. Poi il silenzio radio.

Almeno fino a quell'ultimo e incomprensibile Sms, inviato sul telefono del suo amico, in una lingua che - secondo Le Monde.fr - assomiglia allo sloveno: "Jlv In ? \ a0ab 34348tu aaugjoi z?lbmosdji js?g ijio sjiw". Il mistero si infittisce.
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