di Lorenzo Gallitto
Roma, 6 agosto 2013 - La civilissima Liguria non se lo merita. Non se lo merita proprio. Eppure è quanto sta avvenendo a Loano, provincia di Savona, dove animalisti e villeggianti sono in guerra e non soltanto a parole.

Nel centro rivierasco del Ponente Ligure, si questiona pesantemente per una colonia di gatti liberi. Alle liti sempre più accese sono seguite le minacce e poi gli insulti fino al lancio di secchiate di acqua sui "gattari", colpevoli di accudire la colonia.

Da una parola all'altra, fino ai gesti di insofferenza plateali e gratuiti, la questione è finita davanti ai carabinieri che hanno ricevuto la denuncia presentata dall'Enpa (Ente nazionale protezione animali) di Savona. L'esposto è stato inoltrato per chiedere il rispetto della legge regionale (<I gatti in libertà sono protetti ed è fatto divieto di allontanarli dal loro habitat>) e perché sia fatta luce su alcune ''sparizioni'' di gatti che hanno ridotto l'entità della colonia a due soli felini.

<E' intolleranza pura>, accusa l'Enpa di Savona dopo aver inoltrato una diffida all'amministratore del condominio da dove partono gli attacchi ai gattari. Basterebbe questa diatriba a rendere meno simpatica Loano, nonostante tutte le sue bellezze.

Ma, purtroppo, c'è anche dell'altro. Non sono soltanto i gatti ad essere odiati a Loano, almeno da qualcuno. Risale solo a qualche giorno fa il giallo degli uccelli avvelenati con la stricnina. Anche in questo caso si attende l'esito delle indagini per dare nome e volto al vigliacco che ha ucciso i volatili e sparso veleno sul territorio.

Ancora indietro nel tempo, si arriva a Savona, non lontana, dove una signora di 80 anni che accudiva un gruppo di gatti è stata aggredita da un uomo sessantenne che i mici non li poteva vedere. E, sempre a Savona, si sono ripetuti episodi di avvelenamento di piccioni. La civile Liguria tutto questo non lo merita. Davvero.
Lorenzo Gallitto
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