Chieti, 13 agosto 2013 - <Sappiamo che l'orso è stato colpito con armi da fuoco ma non sono state quelle le cause della sua morte bensì un impatto traumatico, difficile da ricostruire. Le ipotesi più diverse sono state fatte, la più probabile è quella dell'impatto con un veicolo stradale>.

Lo ha detto il ministro dell'ambiente Andrea Orlando, a Chieti, a margine dell'incontro con i componenti del Tavolo di Coordinamento della Costa Teatina.   L'orso in questione è 'Stefano', trovato morto ai primi di luglio nel versante molisano del Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise per cause non ancora chiare.

<La cosa però emersa nelle indagini - ha proseguito il ministro - è soprattutto la persistenza di tentativi di avvelenamento, polpette avvelenate con cui viene cosparso il territorio, elemento questo che deve ulteriormente rafforzare la vigilanza. Ho incontrato, su questo punto, il comandante del corpo Forestale, ho disposto un supplemento di indagine, una particolare attenzione al monitoraggio da parte del corpo ecologico dei carabinieri che afferisce al ministero dell'ambiente e poi, credo, che una risposta strutturale al problema sia quella di passare da una situazione di commissariamento del parco a una posizione ordinaria che consenta anche poi di organizzare al meglio le forme di tutela e di salvaguardia delle diverse specie protette all'interno dell'area protetta>.
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