Roma, 22 settembre 2013 - Blitz animalista nelle campagne di Castelvolturno (CE) da parte degli uomini del Nucleo Sabotaggio Trappole e Richiami di Aversa (CE) coordinate e dirette dal Comandante Saverio Mazzarella.

L’ operazione di ripristino dello stato dei luoghi ha interessato una zona vastissima che va da Giugliano (NA) a Mondragone (CE), passando per le cosiddette “vasche” di Castelvolturno (CE), a Villa Literno (CE) e Cancello ed Arnone (CE). La cosiddetta “Terra dei Mazzoni”, di enorme interesse naturalistico e biologico, è devastata da anni da camorra, bracconaggio e rifiuti e dove le istituzioni faticano, a volte soccombendo del tutto, a controllare e reprimere reati contro l’ambiente e gli animali.

Il blitz animalista ha provveduto a disinnescare centinaia di gabbie trappole posizionate dai bracconieri lungo tutta l’area, che si estende per centinaia di chilometri lungo il litorale domitio. Passate al setaccio anche le zone costiere, dove sono stati beccati in flagranza di reato numerosi delinquenti in atteggiamento di caccia notturna e bracconaggio ai palmipedi, dileguandosi nei canneti circostanti.

I volontari hanno raccolto e disattivato circa 90 trappole, diversi archibugi atti alla cattura di specie protette, soprattutto uccelli canori, come cardellini, verzellini, pettirossi, peppole, faneli ed usignoli. Sono stati dati alla loro intoccabile libertà circa 190 animali, quasi tutti pennuti.

Trovati imprigionati inoltre vari esemplari di volpe, faina, donnola, fortunatamente dati alla libertà e rinvenuti ancora in discrete condizioni di salute. Distrutte anche trappole dentate a scatto pericolosissime per l’ incolumità degli esseri umani, essendo queste in grado di tranciare un arto provocando la morte del malcapitato per dissanguamento e dopo lunga agonia ed atroci sofferenze.

Distrutti diversi appostamenti temporanei e reti per uccellagione, opportunamente posizionate ai margini delle molteplici aree di interesse naturalistico e particolarmente protette. Raccolte migliaia di cartucce da caccia di vario calibro, nonché centinaia di stampi in plastica riproducenti fedelmente gli anatidi.

Questi pupazzi di plastica vengono usati posizionandoli in acqua e fungono da richiamo cosiddetto “visivo”, per attirare a tiro di schioppo gli uccelli migratori in volo. A questi viene aggiunto immancabilmente un richiamo sonoro elettronico provvisto di tromba acustica, batteria e timer di attivazione e disattivazione automatica.

La fauna rinvenuta nelle trappole è stata liberata sul posto mentre il materiale tutto è stato distrutto e avviato al ciclo di smaltimento dei rifiuti secondo i princìpi di raccolta differenziata. Sono stati tristemente rinvenuti molti cani da caccia uccisi dai loro stessi proprietari, forse perché il proprio cane non effettuava il cosiddetto “riporto”; in pratica il cane ritrova il volatile sparato dal bracconiere e, per un qualsiasi motivo, non riporta la selvaggina abbattuta ai piedi del bracconiere stesso, disobbedendo ad un ordine preciso impartito e provocando l’ira del delinquente, che non esita ad abbatterlo crudelmente con una o più fucilate.

Decine anche i trampolieri e rapaci di varie specie trovati agonizzanti o morti per ferite da pallini da caccia. Recuperati due falchi Gheppi maschi in pessime condizioni di salute. Per non parlare delle numerose ed enormi quantità di discariche di rifiuti tossici sparse lungo tutto il territorio che hanno provocato inesorabilmente e per sempre il degrado ambientale in terreni adibiti alle coltivazioni di frutta ed ortaggi, non solo per il consumo umano, ma anche per il foraggiamento dei bovini.

<Sarebbe opportuno che le istituzioni casertane ed i vari organi preposti al controllo ed alla repressione dei reati ambientali, e le varie associazioni di guardie ambientali sparse sul territorio, provvedano al più presto a collaborare attivamente invece di proliferare nell’ inerzia e nel totale abbandono del territorio, martoriato ed inesorabilmente depauperato, forse per sempre>, conclude la nota di Saverio Mazzarella del Nucleo di Polizia Venatoria del Gruppo interforze Guardie Zoofile Centro Sud Italia.
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