Mosca, 9 ottobre 2013 - Una vera strage di orsi si sta compiendo in un villaggio dell'estremo oriente russo, dove 15 plantigradi sono stati uccisi in meno di cinque mesi: gli ultimi quattro in una sola notte, il 2 ottobre, nel piccolissimo centro abitato di Esso, in Kamchatka.

Il conteggio è stato ufficializzato da un comunicato del parco naturale "Vulcani di Kamchatka", specificando che tre orsi sono stati "liquidati" dagli ispettori, perché ritenuti pericolosi per la popolazione. In realtà, leggendo i dettagli, si precisa che le bestie non hanno minacciato concretamente gli umani, ma "hanno perso del tutto la paura di fronte all'uomo", fattore essenziale per mantenere una buona soglia di sicurezza. In particolare, "12 esemplari di dimensioni colossali" si aggirano nei pressi delle case degli ispettori e ficcano il naso direttamente negli uffici e nelle abitazioni.

Sono animali "in ottima salute e maleducati", riassume il direttore del parco, Gennady Tiutiunnikov: non sono pericolosi, ma sono ingombranti e finiscono per spaventare i turisti. Quest'anno è stata registrata una importante migrazione di orsi dalla tundra dell'entroterra del Mare di Okhota verso le coste orientali. Gli animali fuggono da una regione dove scarseggia il cibo e con l'arrivo dell'inverno le cose possono solo peggiorare.
Per contatti con la nostra redazione: [email protected]