Roma, 10 ottobre 2013 - Sicilia. I fatti risalgono a febbraio del 2012. Enrico Rizzi nella veste di coordinatore nazionale del Partito Animalista Europeo, si era rivolto agli uffici centrali di Trapani del Corpo Forestale della Regione siciliana per depositare una denuncia di maltrattamento ad animali ma il Commissario V.S. del Corpo Forestale si rifiutò di riceverla. "Non è di mia competenza" riferì il medesimo invitando il coordinatore ad allontanarsi.

Rizzi, tramite i legali, presentò formale denuncia alla stazione dei Carabinieri di Borgo Annunziata contro il Forestale per il reato di "rifiuto di atti d'ufficio". Dopo un anno giustizia è stata fatta. Il Tribunale di Trapani in data odierna ha accolto la richiesta del Pubblico Ministero condannando con sentenza esecutiva V.S. - Commissario del Corpo Forestale - a quattro mesi di reclusione più il pagamento delle spese processuali.

Accolta anche la richiesta del risarcimento dei danni in favore di Enrico Rizzi che verranno liquidati in € 1.500,00. <Esprimo soddisfazione per l'esito della sentenza. E' inaccettabile che un servitore dello Stato dipendente della Pubblica Amministrazione possa ignorare leggi o norme che lui stesso dovrebbe far rispettare. Per negligenza, per imperizia o semplicemente perché non ha ritenuto importante la tutela degli animali di fatto ha compiuto il reato di rifiuto d'atti di ufficio. - dichiara il presidente del Partito Animalista Europeo, Stefano Fuccelli - I media dovrebbero divulgare questa condanna visto che troppo spesso si tende a sottovalutare i reati contro gli animali assistendo ad un deprecabile rimpallo di responsabilità. Del resto la legge contro il maltrattamento degli animali non è soggetta ad interpretazioni fuorvianti, chiunque privato od associazione può e deve denunciare o segnalare un illecito penale, nella fattispecie un reato contro gli animali>.
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