Arezzo, 13 ottobre 2013 -  Due bambini, di 12 e 6 anni, sono rimasti feriti, in modo non grave - secondo quanto si è appreso - dopo essere stati urtati da un cinghiale che stava fuggendo. L'animale era inseguito da cani di cacciatori impegnati in una battuta in un bosco nell'Aretino, a Madonna di Montalto, nei pressi di Stia.

I due bambini facevano parte di un gruppo di escursionisti fiorentini: hanno riportato ferite alle gambe provocate dalle zanne dell'animale. Al dodicenne, portato all' ospedale di Bibbiena sono stati dati un paio di punti di sutura.L'altro bambino è stato trasferito al pediatrico Meyer di Firenze con l'elisoccorso: ha riportato una ferita lacero contusa. 

Secondo quanto spiegato, il gruppo di escursionisti stava facendo una passeggiata, con una guida, nel bosco, quando, mentre si trovavano lungo un sentiero, è arrivato il cinghiale inseguito dai cani. I bambini non sarebbero riusciti ad allontanarsi dalla traiettoria dell'animale in fuga. Sul posto insieme ai sanitari anche i carabinieri.
 

Resta difficile capire perché gli escursionisti fossero in una zona di caccia o, meglio, perché i cacciatori con cani e fucili, fossero in un'area deputata alle escursioni. La vicinanza tra i due gruppi è assolutamente inquietante. Ed era talmente ridotta da portare il cinghiale sulla traiettoria degli escursionisti.

Cinghiale, per inciso, che non aveva per obiettivo quello di travolgere e ferire i bambini, ma soltanto l'istinto vitale di sottrarsi ai cani dei cacciatori. L'episodio, che per fortuna non ha provocato lesioni gravi ai bambini, è comunque preoccupante. E se i cacciatori avessero notato un movimento nel bosco e avessero aperto il fuoco contro le persone che stavano passeggiando? E' inevitabile porsi molte domande e anche sperare che le indagini dei carabinieri le chiariscano tutte, attribuendo a ciascuno le dovute responsabilità.
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