Harare, 21 ottobre 2013 - Più di 300 elefanti e altri animali selvatici sono morti nello Zimbabwe per essere stati avvelenati con cianuro dai bracconieri. I centinaia di cadaveri sono stati scoperti nel parco nazionale, il più grande del Paese, da un gruppo di cacciatori che sorvolava l'area e hanno precisato che tra gli animali avvelenati ci sono leoni, iene e avvoltoi

Quattro cacciatori di frodo sono stati condannati a 15 anni di prigione, ma Johnny Rodrigues, portavoce della task force per la conservazione dello Zimbabwe, ha spiegato che "quelli che sono stati arrestati e condannati sono solo dei capri espiatori, mentre i pesci più grandi e pericolosi rimangono intoccabili: e questa categoria include politici e grandi imprenditori".   Nel parco nazionale dello Zimbabwe, un'area di oltre 14.000 chilometri quadrati, vivono circa 120.000 elefanti.

I bracconieri sono interessati soprattutto alle zanne, che vengono vendute in Asia e nel Medio oriente come ornamenti, talismani o medicinali.   Il traffico internazionale di avorio è illegale in quasi tutto il mondo dal 1989, quando si è registrata un'allarmante diminuizione della popolazione di elefanti africani, che sono scesi da diversi milioni a solo 600.000 esemplari nel corso di trent'anni.
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