Roma, 5 novembre 2013 - <Il 12 novembre il Consiglio regionale dell'Abruzzo dovrà esprimersi in merito alla proposta di legge n. 424/2012 “Norme sul controllo del randagismo, anagrafe canina e protezione degli animali d’affezione”, meglio conosciuta come legge “ammazza-cani”, già approvata ad unanimità in quinta Commissione>, riporta una nota del Partito animalista europeo che sottolinea come la proposta di legge porti la firma anche dal consigliere Walter Caporale presidente degli Animalisti Italiani onlus.

<Una firma - scrive il Pae nella nota - che ha provocato grande sorpresa>. <Se fosse approvata verrebbe introdotta la possibilità di effettuare la soppressione eutanasica degli animali su richiesta del proprietario, la possibilità di abbattere i cani inselvatichiti, la sterilizzazione dei randagi non sarà più obbligatoria per legge>, continua il comunicato del Pae.

<Giuridicamente questa pdl è incostituzionale in quanto in evidente conflitto con la legge quadro in materia di animali di affezione e prevenzione del randagismo e l'articolo 544 - bis del Codice penale che punisce con la reclusione fino a due anni chiunque senza necessità cagiona la morte di un animale - dichiara il presidente del Partito Animalista Europeo, Stefano Fuccelli - Assolutamente inaccettabile dal profilo morale ci riporta indietro di decenni ignorando la sensibilità e la civiltà della maggioranza dei cittadini abruzzesi e non solo. Basta con questa classe politica senza scrupoli che non esita a calpestare i diritti dei più deboli ed indifesi per meri interessi personali. Tra pochi mesi si svolgeranno le elezioni regionali e queste cortesie e favori contribuiranno ad incrementare consenso elettorale>, conclude il leader del PAE.

<Il 12 organizzeremo una forte protesta al Consiglio regionale, in collaborazione con le associazioni Memento Naturae, Roma for Animals, Istinto Animale, Irriducibili Toscani ed altri attivisti indipendenti, per manifestare il nostro dissenso a questa proposta di legge barbara ed incivile. Il mese scorso abbiamo manifestato per una legge analoga promulgata dal Governo rumeno, non possiamo certamente ignorare questa nefandezza nei nostri confini. Noi non siamo barbari come la Romania>.
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