Roma, 7 novembre 2013 - Salve le volpi di Reggio Emilia. 1.200 volpi per le quali non  c'erano che le doppiette. Accolto il ricorso dell'Associazione vittime della caccia, Lac e Animal Liberation. Il Tribunale Amministrativo Regionale per l'Emilia Romagna, prima sezione distaccata di Parma, all’udienza pubblica del 23 ottobre 2013, tratteneva in decisione il ricorso avanzato dalle Associazioni animaliste (Ass.Vittime della caccia, Lac e Animal Liberation) rappresentate dall'Avv.Massimo Rizzato di Vicenza, contro la delibera del 10 luglio 2012 n. 187 (PROT.37617/2012), con la quale la Giunta provinciale di Reggio Emilia approvava la "Prosecuzione del piano di controllo della specie volpe" valido cinque ann (fino al 31.12.2014) per un totale di 1200 volpi da abbattere.

La delibera impugnata prevedeva l'abbattimento a fucilate delle volpi anche dai veicoli (violazione dell'art. 21 comma 1 lettera i) e senza un adeguato e dimostrato piano di contenimento basato in via prioritaria dai metodi incruenti previsti dall'art.19 della Legge nazionale 157/92. Soddisfazione per le tante vite risparmiate e per la confermata affermazione di un principio sacrosanto di legalità e correttezza amministrativa, voluto fortemente  anche dalle Associazioni Legambiente Val D'Enza e Italia Nostra Reggio Emilia. 

Il Tar insiste sulla necessità di evitare metodi cruenti per il controllo della fauna e conferma l'illegittimità dello sparo dall'auto. Associazione vittime della caccia è contattabile a questo indirizzo:  [email protected]