Roma, 7 novembre 2013 - L'Associazione “Animalisti Italiani Onlus” torna in Piazza per denunciare l'indifferenza dei rappresentanti Italiani in Europa e all'Estero verso le crudeltà che subiscono i tori nella Corrida (30.000 tori l'anno sono abbattuti solo nelle Corride Spagnole). La Corrida sopravvive grazie ai finanziamenti pubblici spagnoli ed europei visto che sia i turisti che il 72% degli spagnoli sono totalmente contrari (vedi Dossier Campagna Corrida su www.animalisti.it).

Il 23 ottobre 2013 l'Unione Europea ha votato il Bilancio 2014 che include il Piano delle Politiche Agricole Comuni dell’UE (detto C.A.P.) in cui si stanziano, tra le altre cose, anche i Finanziamenti destinati ai Paesi Europei per gli allevamenti. La Spagna utilizza il Finanziamento di 129.600.000,00 euro l'anno per l'allevamento dei tori da combattimento destinati alle attività legate alla tauromachia e quindi anche alle famose Corride. Oltre alla via dei finanziamenti i politici spagnoli vogliono rilanciare la tauromachia tentando la via del riconoscimento della Corrida patrimonio dell'UNESCO.

Tra i promotori della Corrida c'è purtroppo anche l'Ambasciatore Italiano in Perù, Guglielmo Ardizzone che insieme alla moglie Claudia ha presenziato l'inaugurazione delle Corride a Lima.
Per questi motivi gli attivisti dell'Associazione tornano ancora una volta in Piazza per inscenare la vergogna della Corrida, la protesta contro i politici Europei e gli ambasciatori italiani. Ancora tori, toreri, politici e sangue sangue sangue versato da innocenti e soldi buttati in nome della tradizione a spese dei cittadini europei e quindi anche degli italiani.

Mauro Mitrotti, responsabile della Campagna “Stop ai finanziamenti Europei alla corrida" ha spiegato: <L'Associazione “Animalisti Italiani Onlus” - www.animalisti.it – oltre ad avere lanciato una petizione, ha scritto a tutti gli europarlamentari italiani spiegando quanto accade e chiedendo di intervenire ed in prossimità del voto ha attivato un mail bombing diretto agli europarlamentari italiani - da parte di volontari, cittadini, attivisti, animalisti che non condividono la scelta di finanziare tali barbarie - per chiedere un impegno affinché s'introducesse, nella programmazione dei Fondi per l’Agricoltura per il periodo 2014-2020, una norma per impedire che le risorse andassero agli allevamenti di tori “da combattimento”>.

<Sono molto rammaricato dall’approvazione dei Fondi Europei destinati agli allevamenti dei tori da combattimento. Purtroppo i nostri sforzi per fermare questo scempio sono stati vani: nelle scorse settimane abbiamo inviato a tutti gli Europarlamentari Italiani e al Commissario Europeo per l’Agricoltura Dacian Ciolos, una lettera in cui li invitavamo a mettersi una mano sulla coscienza al momento del voto e di non contribuire, con soldi pubblici, alla continuazione di “spettacoli” di tortura e crudeltà come le “fiestas populares” e la corrida. Li abbiamo, inoltre, invitati a leggere il nostro Dossier dove sono presenti dettagliatamente tutte le cifre finanziate agli allevamenti di tori da combattimento,“camuffate” nel Piano di Politiche Agricole Comuni dell’UE (detto C.A.P.)>.

<Purtroppo, - prosegue Mitrotti - almeno per questa votazione, il nostro impegno non è bastato. Nonostante ciò, noi non ci arrendiamo!! Questa campagna ha trovato molto consenso tra gli animalisti e tra tutti gli Italiani in generale. Abbiamo già raccolto centinaia di firme con la petizione lanciata da noi lo scorso 12 Settembre, e continueremo a raccoglierle nei mesi a venire. Faremo qualsiasi cosa è nelle nostre forze, affinché si blocchino questi fondi che incentivano pratiche di tortura e crudeltà. Noi non ci arrendiamo!!>.

Walter Caporale, Presidente Associazione “Animalisti italiani Onlus” ha detto: <E' vergognoso che in un momento di grande crisi, sia in Italia che in Europa, invece di finanziare asili, servizi sanitari e rilanciare il lavoro si sovvenziona, strumentalmente al rilancio delle tradizioni e del turismo, la crudeltà e la tortura sugli animali. La Corrida non interessa più né agli spagnoli e né ai Turisti, interessa solo a chi si arricchisce con i soldi pubblici>.

<Se la proposta di farla diventare “Patrimonio culturale immateriale dell'umanità” sarà approvata anche in Senato e accettata dall'Unesco anche la Catalogna e le Isole Canarie, che ormai rifiutano e non praticano più la Tauromachia saranno costrette a ripristinarla. Un ritorno al medioevo e non alla tradizione. Un arretramento culturale spaventoso voluto solo dai soliti sfruttatori. Ancora più vergognosa è la presenza di un rappresentante istituzionale italiano, l'Ambasciatore italiano del Perù che presenzia insieme alla moglie all'inaugurazione della stagione delle Corride a Lima. L'unica vera certezza è che tutti i tentativi di tenere in vita la Corrida comportano sacrifici inutili a danno di tutti i cittadini europei: per cui va solo abolita>.
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