New York, 9 novembre 2013  - La presenza degli insediamenti umani ha un impatto negativo sulle reti di connessioni delle popolazioni di tigri indiane. A lanciare l'allarme  è una ricerca pubblicata sulla rivista Plos One e condotta da Uma Ramakrishnan del National Center for Biological Sciences.

Molte tigri vivono attualmente in piccole aree protette in India e la loro futura sopravvivenza dipende dall'aumento della connettività tra queste oasi attraverso speciali corridoi naturali. L'indagine ha scoperto che non è la distanza tra i differenti habitat a ridurre i contatti tra le tigri (Panthera tigris), ma la distribuzione e le dimensioni degli agglomerati urbani e il numero in eccesso di strade.

Da una prospettiva di conservazione, questi risultati suggeriscono che l'urbanizzazione e lo sviluppo non pianificato ridurranno e stanno riducendo la connettività tra le popolazioni di tigri nell'India Centrale, cruciale per la sopravvivenza. Dai dati è emerso, inoltre, che rispetto al passato le tigri si stanno disperdendo su distanze più ampie, oltre seicentocinquanta chilometri tra le sei aree protette considerate.
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