Mosca, 13 novembre 2013 - Una tigre siberiana ferita, con il suo tigrotto, è comparsa in un villaggio dell'Estremo Oriente russo. Non è chiaro se ha spaventato gli abitanti. Di sicuro ha provocato un certo imbarazzo tra le autorità locali.

Spaventate più che dalla comparsata, dalla possibilità di infrangere le nuove e rigide norme volute dal presidente russo Vladimir Putin. La scorsa settimana, infatti il capo di stato, ha firmato un pacchetto di ordini finalizzati a rafforzare la tutela delle tigri dell'Amur e dei leopardi. E per ora la tigre non è stata catturata, come invece accadeva in passato. Neanche per cercare di aiutarla e curarla.

I rappresentanti si rimpallano la responsabilità della vicenda, mentre il dipartimento regionale della protezione e della gestione della fauna selvatica, fa sapere che "essendoci già tajga a due chilometri dal villaggio, è normale che ci sia una tigre a passeggiare". E dunque "non verrà catturata". In passato era successo, ma perché in quel caso "la belva si era trascinata via dei cani".

Le tigri dell'Amur prendono il nome dal principale fiume della Russia Orientale. Sono la sottospecie più grande di tigre, in via di estinzione. La sua popolazione è diminuita drasticamente nel 19esimo secolo, e oggi il suo habitat, soprattutto le regioni dell'Estremo Oriente della Russia tra Khabarovsk e le Primorye, vicino al confine cinese, è minacciato dall'uomo.

Secondo il World Wildlife Fund - un fondo che vede lo stesso Putin tra i suoi simpatizzanti - e l'ultimo censimento tenutosi nel 1996, ha considerato il numero di tigri allo stato selvatico tra 415 e 476 esemplari. A metà del XIX secolo la popolazione russa delle tigri superava il migliaio. I nuovi ordini del Cremlino includono la creazione di un nuovo parco nazionale, il divieto di locazione in aree forestali abitate dagli animali, misure per reintrodurre i grandi felini e adattamento di una strategia distinta per preservare il leopardo dell'Amur, un'altra specie dell'Estremo Oriente in via di estinzione.

Putin si è già mostrato al mondo intero nella veste di difensore delle tigri siberiane, immortalato nelle foreste della Russia Orientale mentre era in missione per salvare la tigre dell'Amur. Molti ricordano la sequenza in cui sal nulla sbucava una tigre che sembrava volesse attaccarlo, e lui la sedava con un colpo di pistola caricata a tranquillanti, salvando se stesso, la troupe, la tigre e diventando un eroe. Successivamente lo stesso leader del Cremlino ha ammesso che molte delle sue avventure ambientaliste sono messeinscena per insegnare ai russi a rispettare la natura.
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