di Lorenzo Gallitto
Roma, 15 novembre 2013 - Obama di nuovo schierato contro il massacro di elefanti in Africa e il commercio di avorio. Diverse le prese di posizione del presidente, l'ultima delle quali è la decisione di distruggere pubblicamente tutto il materiale a base di avorio confiscato e  conservato in sedi governative. 

Un'operazione in grande che deve servire da monito a tutti: gli elefanti sono minacciati di estinzione e il commercio di prodotti derivati dall'avorio deve finire. Su richiesta esplicita del presidente Barack Obama, la distruzione tramite fuoco di tutti questi materiali si sono svolte di fronte a funzionari, ospiti stranieri e telecamere, il 14 novembre. 

L'intento, ribadito dai funzionari federali, è che l'atto pubblico di "distruzione" serva come punto di svolta: dimostrando l'impegno di Obama in persona, un impegno che potrebbe e dovrebbe spingere altri governi del mondo ad adottare politiche analoghe. Anche se alcuni osservatori ritengono che si tratti di un'azione "tardiva" e non decisiva se si considera che vent'anni fa c'era già stata l'intesa generale sul divieto internazionale della vendita di avorio.

Eppure, nonostante tutto questo, il traffico di fauna selvatica ha portato ancora una volta gli elefanti africani alla soglia dell'estinzione. Si calcola che quasi 100 esemplari vengono uccisi ogni giorno. All'origine di questa strage condannata, a parole, da quasi tutto il mondo, le crescenti richieste di prodotti derivati che vengono dall'Asia.

Gli Usa hanno stimato che il commercio mondiale di avorio sia arrivato a fatturare 10 miliardi di dollari l'anno. Un affare che ha stimolato gli appetiti della criminalità internazionale e che rappresenta un business, tra i traffici illegali, secondo solo a quellidi droga e di esseri umani.

Nel vasto magazzino di Denver (Colorado), erano conservate  sei tonnellate di avorio sequestrate  nel corso degli ultimi 25 anni: materiale greggio, ma anche tavoli, statuette e monili. E si tratta di una quantità che non raggiunge la metà del complessivo sequestrato in Cina solo in una settimana: 3.1888 pezzi di zanne di elefante sono stati trovati nella città di Xiamen, con un valore stimato sul mercato nero di 603 milioni di Yuan (pari a 99 milioni di dollari). 

<Con la distruzione di quasi sei tonnellate di zanne e ninnoli di avorio sequestrati, il governo americano ha detto al resto del mondo, in modo forte, che non tollera il massacro senza senso di elefanti. A questo deve ora seguire una moratoria negli Stati Uniti su tutti gli scambi di prodotti in avorio. Abbiamo bisogno di mettere fine alla domanda che alimenta il traffico di avorio e di fare sul serio per salvare gli elefanti>.

E' la dichiarazione di Isabella Pratesi, direttore conservazione internazionale WWF Italia. L'appello che arriva dal Wwf è imperativo. <Dietro ogni pezzo di avorio, ogni zanna, gingillo e souvenir sequestrati proprio negli Stati Uniti, c’è un elefante morto. Eventuali acquisti o vendite di avorio alimentano il bracconaggio>. Occorre riflettere, anche quando ci si trova davanti a prodotti sospetti. Riflettere e scegliere di salvare gli elefanti. Per questo motivo <Il WWF Italia chiede al Governo italiano di fare una scelta simile distruggendo tutto l’avorio, le pelli di rettili e felini, gli oggetti in tartaruga e gli animali imbalsamati confiscati e ora conservati nei magazzini. Sarebbe questo un forte segnale a livello europeo per contrastare il traffico di animali selvatici protetti>.
 

Un segnale ed una spinta che potrebbero far muovere anche l'Europa. <Questa azione è l'ultimo passo dell'amministrazione Obama per enfatizzare la gravità dei crimini verso la fauna selvatica. L’ordine esecutivo del presidente Obama per combattere il traffico di fauna selvatica, annunciato nel mese di luglio, ha istituito un approccio governativo per affrontare quello che è diventato un attacco alla sicurezza globale e ha messo in crisi la fauna selvatica. Obama ha voluto mettere insieme l' esperienza non solo dei partner tradizionali che si occupano di conservazione all'Interno del dipartimento di Stato , ma anche le forze dell'ordine e le attività di intelligence all'interno della giustizia e del tesoro>, sottolinea la nota del Wwf.

<Il WWF invita ora il Congresso ad agire mettendo una moratoria su tutte le vendite di avorio negli Stati Uniti, almeno fino a quando le popolazioni di elefanti torneranno in salute, e chiediamo a Gabon , Kenya e Filippine di unirsi agli Stati Uniti e distruggere il loro avorio illegale prendendo posizione contro le organizzazioni criminali che stanno dietro questo massacro>.

Allo stesso modo l'organizzazione internazionale per la difesa della natura valuta <positivamente che le distruzioni di avorio sequestrato siano precedute da una verifica indipendente. Anche se questo non è accaduto in questa occasione, la USFWS è stata completamente disponibile alla condivisione dei suoi protocolli per l'inventario e la gestione dell’avorio confiscato e ha espresso la volontà di collaborare con gli altri paesi che stanno contemplando l’ipotesi di distruggere il loro avorio illegale>.

Restituiamo un futuro agli elefanti, in modo particolare a quelli africani. Perché, come ha detto Obama nella sua ultima visita in Africa, <non si può neanche immaginare un mondo senza elefanti>.
Lorenzo Gallitto
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