Roma, 15 novembre 2013 - Sgominata un'importante rete di trafficanti di cani ungheresi. Ieri il personale del Nucleo investigativo provinciale di polizia ambientale e forestale (Nipaf) di Brescia, a seguito di una complessa attività investigativa partita circa sei mesi fa dal territorio bresciano, è riuscito ad intercettare alcuni ungheresi che da tempo facevano del traffico illecito di animali d'affezione una fiorente attività

I Forestali sono intervenuti a Cantù dove hanno colto in flagranza di reato due ungheresi, un uomo e una donna, mentre stavano portando a termine la vendita dei cuccioli all'interno di un esercizio commerciale. Gli agenti hanno, inoltre, rinvenuto all'interno dell'autoveicolo condotto dai cittadini ungheresi sei cuccioli tra cui bulldog francesi, akita inu e chihuahua sprovvisti di microchip, documentazione sanitaria e passaporto.
 

Gli animali, illecitamente introdotti nel territorio nazionale, se venduti in nero a commercianti senza scrupoli, sarebbero stati successivamente dati per cani nati in Italia e come tali venduti ad un prezzo notevolmente maggiore.  I cuccioli sono stati sottoposti a sequestro penale e affidati a custodi giudiziari che provvederanno al loro mantenimento, mentre i due ungheresi sono stati deferiti alla Procura della Repubblica di Como per il reato di "traffico illecito di animali d'affezione" e rischiano la pena della reclusione da a tre mesi ad un anno e la multa da 5.000 a 15.000 euro.
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