Roma, 16 dicembre 2013 - Identificato e denunciato a piede libero l'uomo che ha seviziato e poi bruciato un cagnolino a Villa Ada, a Roma. Il corpo del cagnolino era stato rinvenuto in una zona isolata del parco venerdì scorso. Immediatamente sono scattate le indagini degli agenti del Commissariato Villa Glori diretti dalla dottoressa Elisabetta Bozzi.

La svolta è arrivata grazie alle testimonianze di due giovani, entrambi frequentatori dell'area e possessori di cani. Il primo aveva visto l'uomo che appiccava il fuoco, pur non avendo notato il cagnolino. Il secondo l'aveva visto allontanarsi dalla zona a tutta velocità a bordo di un'Audi da 200 cavalli e aveva anche memorizzato parte del numero della targa.

Da questi elementi, preziosi, gli agenti del Commissariato Villa Glori sono riusciti ad identificare il delinquente, ora denunciato per uccisione di animali, tentato incendio boschivo e detenzione di armi improprie. L'uomo, che è un invalido civile che vive della pensione e dell'accompagno, è stato denunciato anche in passato per il possesso di armi improprie collegate alle arti marziali, di cui è fanatico.
 

Questa mattina gli agenti sono andati a cercare questa persona nella casa dove abita, nel quartiere Prenestino. Lo hanno atteso per ore verificando, nel frattempo, se si fosse spostato nella casa dei genitori. Poi lo hanno fermato e condotto in commissariato. L'uomo ha problemi psichici anche se appare molto lucido nei propri ragionamenti.

Non ha confessato, anzi ha negato di essere autore del barbaro gesto. Ha ammesso, però, di essere il proprietario di un piccolo cane, un volpino e non un Jack Russel, che gli sarebbe stato misteriosamente rubato proprio nei giorni scorsi.

Una coincidenza che non convince gli investigatori, sicuri di aver identificato l'autore dell'uccisione dell'animale. Il corpo del cagnolino è ancora all'Istituto zooprofilattico in attesa dell'autopsia. Saranno i veterinari a verificare se il corpicino appartiene ad un volpino oppure ad un altro cane. I resti, completamente bruciati, non consentono al momento nessuna certezza. <Non sono stato io>, ha ripetuto l'uomo agli agenti che lo definiscono perfettamente in grado di intendere e di volere.

<E' vero, avevo un volpino ma è sparito. Penso che me lo abbiano rubato la settimana scorsa>, si è limitato a dire. I veterinari ora dovranno accertare, oltre alla tipologia del cane, anche se l'animale è morto prima di essere bruciato o in seguito alle ustioni. Sicuramente l'aveva torturato: gli aveva spezzato le zampe e conficcato un palo nel costato. Tanto orrore non può restare impunito, in nessun caso. Lo sanno per primi i poliziotti che lo sono andati a prendere.
Per contatti con la nostra redazione: [email protected]