Parigi, 16 dicembre 2013 -  Nuovo scandalo sulla carne equina in Francia. Dopo oltre un anno di indagini, la gendarmeria ha smantellato un traffico di tranci di carne di cavallo che venivano venduti in macelleria nonostante gli animali fossero stati prima utilizzati in laboratori farmaceutici

Secondo la rete televisiva locale France 3 Languedoc, la carne incriminata è stata distribuita a rivenditori ''in Francia, in Spagna e forse in Italia''. L'operazione, condotta da un giudice di Marsiglia, ha interessato 11 dipartimenti del sud della Francia e alcune città della Spagna appena oltre confine, ed è partita da una denuncia anonima presentata a fine 2012. 

Gli inquirenti hanno scoperto una vera e propria rete di fabbricazione di documenti falsi per far risultare idonei al consumo alimentare dei cavalli provenienti da laboratori farmaceutici o, in misura minore, dagli ippodromi, quindi farli macellare e rivendere la carne a distributori e macellerie. Secondo il sito del quotidiano Le Figaro, sarebbero almeno trenta gli animali passati dai laboratori del gruppo farmaceutico Sanofi, dove venivano utilizzati per prelievi di sangue necessari alla produzione di vaccini, alla catena alimentare.  Ventuno le persone fermate, tra cui un falsario residente in Provenza, tre veterinari e alcuni dipendenti di un macello di Girona, in Spagna. Non ci sono invece, almeno per ora, accuse a carico di Sanofi, che secondo quanto emerso dalle indagini sarebbe stata ingannata dagli acquirenti dei suoi cavalli.  

Questo nuovo caso arriva quasi un anno dopo il cosiddetto 'Horsegate', uno scandalo di portata europea che rivelò come diversi distributori di carne macinata etichettassero come '100% manzo' della carne che era invece in gran parte equina. La vicenda portò al ritiro dal mercato di un gran numero di hambuger e piatti preparati a base di carne (tortellini e lasagne soprattutto) in Gran Bretagna, Francia e numerosi altri Paesi.
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