Roma, 19 dicembre 2013 - La ragione ha vinto e il cane tenuto a catena, giorno e notte, sul terrazzo di un appartamento di Lentini, in provincia di Siracusa, è stato liberato. <Il timore di ritrovarsi centinaia di animalisti in Via della Redenzione, disposti a tutto pur di liberare il cane costretto a vivere da mesi legato alla ringhiera del balcone con una catena di ferro, ha portato le forze dell'ordine a imboccare la strada giusta>, riferisce un comunicato del Partito animalista europeo che aveva lanciato la sfida: "Libereremo noi quel povero cane".

<Il Partito Animalista Europeo, venuto a conoscenza del fatto appena dieci giorni fa, aveva provveduto a chiedere ai Carabinieri ed ai vigili urbani l'immediato sequestro del cagnolino. Istanza non accolta che ha fatto scattare immediatamente una denuncia alla Procura della Repubblica di Siracusa per omissioni d'atti d'ufficio> prosegue il comunicato del Pae.

<Ieri però il Pae, ha deciso di organizzare una vera e propria invasione a Lentini per liberare il povero cane. All'evento Facebook creato dallo stesso movimento politico animalista, nel giro di poche ore hanno aderito centinaia di persone, disposte a tutto e ad arrivare da ogni parte di Italia pur di liberare dalla prigionia quel povero animale>, si legge ancora nella nota.

<Ciò ha creato un vero e proprio allarmismo tra le forze dell'ordine. Nessuna comunicazione era infatti stata fatta alla Questura di Siracusa per preannunciare la protesta e centinaia di persone erano pronte a sostenere l'iniziativa del Partito Animalista Europeo. Dopo vari contatti telefonici con Rizzi il Commissariato, venuto a sapere dell'evento creato su Facebook, ha chiesto di mantenere la calma>, scrivono i militanti del Partito animalista europeo.

<Alla fine il buon senso ha prevalso. Il Commissariato di Lentini ha preferito evitare problemi di ordine pubblico e nella tarda mattinata di oggi ha contattato telefonicamente l'avvocato Alessio Cugini, legale del movimento politico, ed Enrico Rizzi, Capo Segreteria Nazionale del Partito Animalista Europeo, al fine di comunicare che il cane era stato da poco sequestrato ed il proprietario denunciato per maltrattamento di animali. Favorevole al sequestro penale anche il veterinario dell'ASP, lo stesso intervenuto già la scorsa settimana>, riferisce ancora il comunicato.
 

Enrico Rizzi, Capo Segreteria Nazionale del Partito Animalista Europeo ha commentato:  < Mi fa piacere sapere che finalmente a quel povero cane è stata restituita la libertà che merita. Ho già telefonato e rassicurato il dirigente del Commissariato di Polizia di Lentini. Domattina nessuno di noi sarà presente in paese. Ritengo comunque gravissimo che occorra arrivare quasi a minacciare di invadere un paese per far sì che la legge venga rispettata. Tenere un cane legato a catena in quelle condizioni è un reato ed è stato più volte confermato da decine di sentenze della Suprema Corte di Cassazione. Mi chiedo: dove sono stati i Carabinieri ed i vigili, formalmente informati di ciò, prima che arrivassimo noi ? >. 

Secondo l'avvocato Alessio Cugini, responsabile ufficio legale del Partito Animalista Europeo: <Si è ottenuto un grande risultato che non cancella i maltrattamenti e le omissioni fin qui compiute. Mi domando come sia possibile essersi accorti solo oggi di questo incredibile stato di cose e come il servizio veterinario abbia dichiarato l'esatto opposto giusto pochissimi giorni fa. Anche su questo farà luce la magistratura, ne sono sicuro>.

Il cagnolino, di cui al momento si ignora sesso e condizioni, è stato trasferito al canile di Sortino. Ma non sarà abbandonato. L'impegno del Pae e, in particolare, di Enrico Rizzi continua per fare in modo che, trascorsi i tempi stabiliti dalla legge, sia reso adottabile. Per chiunque volesse informazioni ulteriori su questa creatura può scrivere a [email protected]