Roma, 30 dicembre 2013  - "Io non voglio la vivisezione. Perché all'ammalato non è utile". Così, in un video Giovanna Bordiga, che da tanti anni combatte contro una grave malattia, si schiera contro le lobby che, denuncia, "strumentalizzano i malati come lei per giustificare la sperimentazione sugli animali".

La donna, "dopo tanti anni di lotta contro la sua malattia è giunta alla ferma convinzione che la vivisezione non sia utile ai malati ed ha affidato il suo pensiero ad una lettera, scritta di suo pugno", riporta la Federazione italiana associazioni diritti animali e ambiente (alla quale aderiscono Enpa, Lav, Oipa, Lndc, Leidaa, AAE Conigli, AiutiamoFido, Amici Animali Onlus, Cani & Mici per Amici Onlus, City Angels, Earth, Eolo a 4 zampe, Frida's FriendsOnlus, I Favolosi Cani 80, Il Rifugio del Micio, Noi Animali, Ombre a 4 zampe, SOS Gaia, SOS Levrieri, Tartamondo Onlus, Gaia Italia, L'Arca della Valle, Anita Onlus). 

"Mi chiamo Giovanna, sono spastica da itterizia subito da dopo la nascita, vivo in casa con un cane, tre gatti e cinque conigli, sono i miei compagni di vita - si legge nella lettera - ho partecipato a tutte le manifestazioni contro Green Hill anche quando la mia salute me lo rendeva difficile. Aver visto quei cani uscire da quell'inferno e aver poi visto quel posto vuotoè' stata una delle più belle gioie della mia vita".  I ricercatori "vanno in televisione a dire che usano gli animali per curare noi malati, io credo che la vera ricerca dovrebbe pensare a noi malati senza sacrificare nessun animale, e in ogni caso credo che nessun animale debba morire per curare me". Quindi, "signori vivisettori, ogni volta che dite di stare sacrificando gli animali per noi malati, non fatelo più nel mio nome", sottolinea Giovanna.

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