Roma, 15 gennaio 2014 - Anche Avellino sceglie la via della ragione e stabilisce: niente Tares a chi adotta un cane. Come la città campana, sono tante le amministrazioni che hanno scelto la partecipazione diretta dei cittadini. A darne notizia è stato Tgcom24. 

La giunta ha  approvato la concessione di incentivi a chi adotta un cane ospite del canile: il contributo sarà pari alla quota di Tares della famiglia, per un massimo di 700 euro l'anno>, come riferisce Tgcom24. Il provvedimento, ha spiegato l'assessore all'Ambiente, Giuseppe Ruberto, ha lo scopo di promuovere "un maggiore coinvolgimento dei cittadini e delle associazioni nel contrasto al fenomeno del randagismo. Siamo infatti fermamente convinti che favorire iniziative di 'cittadinanza attiva' sia indispensabile per un'efficace gestione dei sevizi di pubblico interesse".

E non è finita qui. Sempre secondo Tgcom24, si sta pensando anche al superamento del canile così come concepito oggi in favore di  "una struttura recettiva che non abbia le caratteristiche di un luogo di reclusione, ma nella quale gli animali possano interagire costantemente con le persone e con l'ambiente che li circonda".

Sono molte le città italiane che hanno adottato provvedimenti simili per favorire l'adozione dei randagi: a Teramo il Comune ha dato un primo sì e si attende la decisione definitiva; a Lecce la Tares per chi accoglie in casa un cane del canile non viene totalmente abolita ma scontata di 300 euro per il biennio 2014-2015; a Solarino, nel Siracusano, viene erogato un contributo pari all'ammontare della Tares per un massimo di 750 euro l'anno. A Bondeno, nel Ferrarese, la giunta ha infine in programma l'esenzione totale per chi adotta uno dei 23 cani ancora ospitati nel canile della Lega nazionale del cane di Ferrara. Una nuova via che può contribuire alla lotta al randagismo, sempre che sia sempre sotto controllo da parte di chi vigila sulla salute degli animali.
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