Roma, 11 febbraio 2014 - <Conclusione a lieto fine per il cane incatenato sul balcone e costretto a vivere tra i propri escrementi a Trapani. Da mesi il pastore tedesco non usciva da quel balcone al terzo piano in via capitano Michele Fodale. Due, tre volte a settimana il proprietario si preoccupava di riempire le ciotole con i viveri e niente di più, lasciandolo perennemente a catena doppia anche mentre mangiava e picchiandolo con un bastone di legno>, riferisce una nota del Partito animalista europeo. <Dopo i dovuti accertamenti sulla veridicità delle segnalazioni dei testimoni è stata depositata formale denuncia querela ai sensi degli artt. 544 ter e 727 comma 2 del codice penale contro il proprietario del cane con istanza di sequestro dell'animale>, prosegue la nota.

"Non abbiamo pubblicato le immagini del cane incatenato prima dell'intervento della Polizia per non allertare l'aguzzino, avrebbe potuto inquinare le prove del reato - dichiara il presidente del Partito Animalista Europeo, Stefano Fuccelli - Il blitz è stato concordato sabato tra la Questura ed il PAE. Nella giornata di ieri infatti, sono intervenuti sul posto gli Agenti della Polizia di Stato e della Scientifica, assieme al dirigente veterinario dell’Asp. Evidente la condizione di maltrattamento in cui è costretto a vivere l’animale. E' scattata così subito la denuncia d’ufficio per maltrattamento di animali nei confronti del proprietario ed il sequestro del cane. Affidato subito ad una volontaria del PAE il pastore tedesco è libero e lontano dal suo padrone che adesso rischia fino a due anni di carcere ed una sanzione da 5 a 30 mila euro. Noi comunque seguiremo gli sviluppi giudiziari " .

"Desidero veramente esprimere il mio più sincero ringraziamento al Dott. Biagio De Lio, Dirigente della Questura di Trapani, poiché in un contesto particolarmente difficile dovuto, alla carenza di personale, mezzi e risorse, è comunque riuscito ad organizzare in pochissime ore un vero e proprio blitz, coinvolgendo le migliori professionalità della Questura e con l’unico obiettivo di restituire la dignità a quel povero cane. Sono grato anche al Dott. Roberto Messineo, Dirigente dell’Asp di Trapani, che con particolare competenza ed in maniera estremamente precisa, ha contribuito a supportare l’attività investigativa con importanti elementi tecnici e di sanità veterinaria, assicurando così il benessere dell’animale " ha dichiarato Enrico Rizzi, Capo Segreteria Nazionale del Partito Animalista Europeo.

"Chi maltratta gli animali, da noi, ha le ore contate: questa occasione conferma il fatto che le forze dell’ordine e la Magistratura non lasciano impunito nessun caso di maltrattamento, anche quello apparentemente poco visibile e marginale, poiché la sensibilità delle nostre istituzioni sul rispetto degli animali è diffusa a tutti i livelli ed io, da trapanese, ne sono orgoglioso", ha concluso Rizzi.
Per contatti con la nostra redazione: [email protected]