Bologna, 11 marzo 2014 - "La Regione lascia morire di fame Davide Battistini", l'animalista ravennate nuovamente in sciopero della fame, da oltre 45 giorni, contro la catena ai cani: sotto accusa il blocco del Regolamento attuativo per la legge regionale 3/2013 che, votata all'unanimità grazie anche alla sua analoga protesta l'anno scorso, ha introdotto il divieto in Emilia-Romagna.

Il Regolamento deve stabilire i requisiti minimi "in termini di spazio, ripari, alimentazione, abbeveraggio e tutti gli aspetti fondamentali per la qualità della vita" dei cani: senza i requisiti necessari a custodire i cani, "in pratica in molti casi manca un'alternativa alla catena" e continua a essere usata. Lo denunciano 11 associazioni animaliste, che la scorsa settimana si erano appellate al presidente della Regione, Vasco Errani, e ora non escludono di associarsi alla protesta.

Sono Animal Liberation, OIPA Bologna, Bologna Animale, La Compagnia degli animali, Cruelty Free, Lega Abolizione Caccia Bologna, LAV Bologna, Lega Difesa del Cane Bologna, Animal Right, Qua la Zampa, ANPANA Bologna. Chiedono di "colmare il vuoto legislativo" tra l'approvazione della legge e la sua applicazione, esistente perché manca quel Regolamento, atteso entro il 31 dicembre scorso e mai varato, nonostante il lavoro dei Comitati provinciali della legge 27/2000 avessero valutato la bozza e, almeno il comitato di Bologna, avesse anche proposto modifiche al testo già nell'ottobre 2013.

Imputano al responsabile dei Servizi Veterinari Regionali di aver presentato in commissione "un testo completamente differente, indecente, generico e retrivo che nulla aveva a che fare nè col testo approvato dal Comitato provinciale nè, addirittura, con la bozza proposta dagli stessi Servizi".

Una "grave scorrettezza" emersa in dicembre che "bloccò l'iter": alle associazioni arrivò poi una sua comunicazione che annunciava la sospensione per una "necessità di ripensamento", in attesa di "una nuova bozza. Siamo in marzo e non abbiamo ricevuto nulla".

Alla Giunta regionale chiedono di far proprio "il testo elaborato dal Comitato di Bologna" e, "visto il rischio di danno irreversibile per Davide Battistini, chiediamo a Davide di sospendere il digiuno per 15 giorni. Trascorso tale periodo senza una risposta soddisfacente della Regione, intraprenderemo uno sciopero della fame collettivo ad oltranza".
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