Roma, 11 marzo 2014 - Il Movimento 5 stelle contro il progetto di legge sui parchi e le aree protette. "Si apre questa settimana - si legge in una nota diffusa dall'ufficio stampa del gruppo al Senato - in commissione Ambiente e territorio la discussione del testo base (Marinello) dei Ddl sui Parchi a riforma del Testo quadro sulle aree protette, legge 6 dicembre 1991 n. 394.

La riforma in discussione prevede: caccia, silenzio assenso sulle nuove opere di trasformazione del territorio, tassa sugli impatti ambientali, gestione dei parchi affidata ai Comuni, interessi privati delle imprese agricole nei consigli direttivi, nomine dei direttori dei parchi senza che vi sia una selezione che passi attraverso procedure con concorso pubblico, così il Senato prepara l'attacco alla Natura d'Italia?", si chiede la nota di M5S.

"Il termine ultimo per gli emendamenti al testo è fissato per le ore 12 del 21 marzo, la settimana seguente gli emendamenti saranno discussi e votati. I componenti del Movimento 5 stelle facenti parte della commissione Ambiente - si legge ancora nella nota - denunciano il Ddl in discussione quale vero e proprio 'attacco alla Natura', un 'assalto alla diligenza' di quelle aree che dovrebbero essere tra le più protette perché di maggior pregio e che fanno parte dei nostri Parchi nazionali".

"Tutto questo - sottolinea il comunicato - nonostante le numerose audizioni svolte, a dispetto del fatto che tutte le maggiori associazioni ambientaliste si siano ampiamente pronunciate ed espresse sull'inopportunità e pericolosità di questo testo di riforma; il testo unificato di Marinello peggiora quei rischi presenti e denunciati nei testi congiunti."I componenti della commissione Ambiente del Movimento 5 stelle del Senato affiancano - prosegue la nota del gruppo stellato - le maggiori Associazioni ambientaliste, Cts, Fai, Italia Nostra, Lipu, Mountain Wilderness, Pro natura, Touring Club Italiano e Wwf Italia, nel lanciare l'allarme per l'inaccettabile attacco al nostro patrimonio ambientale. La proposta di legge prevede inoltre l'introduzione del silenzio assenso per il nulla osta rilasciato dagli Enti Parco, la caccia nei parchi mascherata da controllo faunistico per tutte le specie, royalty per le opere a elevato impatto ambientale, aumento del potere dei Comuni nella gestione dei parchi e nuove categorie di parchi per soddisfare solo gli interessi di alcuni territori".

"Raccogliamo e rilanciamo l'appello - dice M5S - delle maggiori associazioni ambientaliste udite in Commissione affinché sia fermata questa sciagurata riforma, con esse condividiamo il giudizio e la valutazione: ci troviamo di fronte ad uno strumento liberista per sferrare un attacco mortale al patrimonio naturale del nostro Paese. In un'ottica immutata e crescente di 'valorizzazione economica' di qualunque bene e di qualunque risorsa, che noi chiamiamo piuttosto 'sfruttamento' e messa in 'svendita' dei beni comuni. Chiediamo al Parlamento - conclude il comunicato - di favorire le condizioni per riaprire il confronto con tutte le parti interessate sul rilancio del ruolo dei parchi e delle riserve naturali per garantire un'efficace conservazione del patrimonio naturale del Paese e della necessità di fermare questa riforma".
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