Roma, 29 marzo 2014 - Un "papà e una mamma" per migliaia di cani e gatti abbandonati in giro per l'Italia. A due mesi dalle Europee Silvio Berlusconi tira fuori dal cilindro la carta "animalista" per provare ad allargare il bacino degli elettori e conquistare la simpatia dei "10 milioni" di italiani che hanno in famiglia un cagnolino o un gattino.

Il Cavaliere annuncia la sua strategia parlando ad un club Forza Silvio di Roma e spiega di aver tratto ispirazione addirittura da un brano di Madre Teresa di Calcutta, "scoperto questa notte". Se impariamo ad amare gli animali "come meritano, saremo molto vicini a Dio", è la lezione di Madre Teresa, che Berlusconi prontamente cerca di trasformare in un "jolly" elettorale. La macchina dei club Forza Silvio, e' l'esortazione del Cavaliere, deve mettersi in moto anche per trovare dei "genitori adottivi" ai "150mila cani" abbandonati nei canili.

Canili che, tra l'altro, "costano alla collettività 260 milioni all'anno", sottolinea il leader di FI. In questo modo, è l'idea dell'ex premier, i tanti amanti degli animali "non potranno che guardarci con una rinnovata simpatia e anche questo aiuterà il popolo dei moderati a diventare forza e maggioranza politica". E Berlusconi corona la sua mossa postando, su Facebook, il brano di Madre Teresa con una foto del cane di casa, Dudù, ad una convention di Forza Italia.

L'idea, però, non sembra entusiasmare gli animalisti, a cominciare dall'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente (Aidaa) che, mettendo in guardia da strumentalizzazioni elettorali, rileva come quello dei cani abbandonati - al quale vanno aggiunti i "750.000 randagi" - sia un problema che merita "misure concrete". A meno che Berlusconi "non venga da noi a fare il dog sitter", osserva con ironia l'associazione, che per ben due volte si è offerta di ospitare proprio il Cavaliere nel caso in cui, il 10 aprile, venga affidato ai servizi sociali. (Michele Esposito per Ansa)
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