Roma, 7 aprile 2014 - Enrico Rizzi, capo della segreteria nazionale del Partito animalista europeo l'aveva denunciato. Soprattutto per il caso di un cane randagio gravemente malato che non sarebbe stato soccorso e curato all'interno del canile comunale. Il veterinario accusato di inadempienze era al centro di molte polemiche e, come già riferito, ora dovrà comparire davanti al Tribunale di Trapani. Per lui adesso arriva anche un altro provvedimento: la sospensione dal servizio e dallo stipendio per sei mesi. Il veterinario ASP (Asl) di Trapani, già in precedenza era stato sospeso dal servizio dall'Azienda Sanitaria Provinciale. Nel primo caso per tre giorni, ora per sei mesi. Inoltre è stato deciso che, dal primo settembre la sua sede non sarà più presso il comune di Tarpani ma in quello di Alcamo a circa 70 km di distanza e le mansioni che gli saranno attribuite saranno estranee all'ambito della tutela degli animali.
 

"E' importante denunciare abusi come questo perpetrati dai veterinari delle Asl all'interno dei canili comunali. Purtroppo accadono frequentemente. Spesso ci pervengono segnalazioni di cittadini rassegnati che ravvisano situazioni analoghe - dichiara il presidente del Partito Animalista Europeo, Stefano Fuccelli - ma è un nostro diritto/dovere interessare le autorità competenti, se è vero che troviamo resistenza da parte degli organi preposti a recepire le segnalazioni di maltrattamenti od abusi su animali, è pur vero che abbiamo gli strumenti necessari per procedere contro coloro che compiono tali reati. Questo è solo l'ultimo esempio di una giustizia efficace, indipendentemente dalla sentenza che emetterà il Tribunale. Chi fa del male agli animali deve essere messo nelle condizioni di non nuocere più", conclude Fuccelli.
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