di Lorenzo Gallitto

Roma, 1 maggio 2014 - L'incrocio di sguardi ha cambiato le loro vite. Un attimo soltanto e il destino ha girato bruscamente lungo la strada dell'esistenza di Cesar, cane americano addestrato ad essere un militare e di Salvador Tioca, infermiere impiegato a Ferrara. La vita di Cesar è degna di un romanzo di avventura e ha il lieto fine che questo cagnolone massiccio e mansueto merita.

Nasce negli stati Uniti il 16 Febbraio 2007 da un incrocio fra un rottweiller e un pastore belga malinois. E' possente e affidabile. Cesar viene addestrato dalle forze armate degli Stati Uniti come cane anti esplosivo ed inviato in missione in Iraq e Pakistan. Poi la tragedia. In un attentato, nel 2012, resta seriamente ferito alle anche. Nell'esplosione viene ucciso il suo conduttore.

Cesar è distrutto per la perdita del suo amico e per le conseguenze dello stress subito. Così le forze armate americane decidono che si è guadagnato la pensione. Il cane viene regalato alla famiglia del suo conduttore caduto. Però loro non lo vogliono e cosi lo “affidano” a un'associazione. Un lungo peregrinare, alla fine, lo conduce a Roma e qui, dopo un ciclo di terapia comportamentale, viene affidato ad una famiglia. Ma le cose non vanno bene, neanche questa volta. La famiglia non riesce neanche a superare il periodo di pre affido.

E' di nuovo senza casa, il cane eroe di guerra ferito in un feroce attentato. E' senza casa e il suo annuncio, come sovente accade, inizia a girare la Rete. Cercasi famiglia amorevole.....etc. etc. L'appello è commovente ma il passato di Cesar troppo impegnativo perché le persone si facciano avanti con leggerezza.

E' un cane che ha sofferto, che è rimasto ferito, che ha perso il suo amico umano, che ancora patisce le conseguenze dello stress subito in guerra. Un lungo elenco di "contro" che lo lasciano senza una casa. Fino a quando arriva il momento di svolta. "La mia ex compagna lo vede in un annuncio su Internet nel luglio del 2012 e, con un piccolo stratagemma, me lo fa incontrare. Dal primo sguardo ci siamo scelti e da allora si gode il suo meritato riposo con me", racconta Salvador che da quel giorno non l'ha più lasciato.

Cesar ha scritto il suo lieto fine ma non aveva calcolato di poter essere ancora "sul campo" anche se non nella prima linea di un terreno bellico. Ancora una volta il destino ha giocato una parte determinante nella vita di questo cane e del suo amico umano. Il suo compagno Salvador ha un incidente stradale. L'uomo vive sui Colli bolognesi e lavora, come infermiere, a Ferrara. Per le conseguenze del sinistro si rivolge allo studio legale specializzato in infortunistica di Giampiero Danieli, responsabile dell' Unità cinofila dell'Unione nazionale Arma Carabinieri dell'Emilia Romagna.

Un'associazione che fa prevenzione, educazione, partecipa su richiesta alla gestione delle emergenze. Lavora, in poche parole, fianco a fianco con le forze dell'ordine per promuovere la cultura della legalità. Nasce così un'intesa che porta Cesar e Salvador ad aderire al gruppo. Peraltro Salvador è anche sottufficiale della Croce rossa militare ausiliario. Tra volontari ci si intende e Giampiero Danieli e Salvador Tioca non hanno bisogno di molte parole per capire che vogliono condividere il percorso che porta l'associazione nelle scuole, nelle case famiglia, negli ospedali.

Così Cesar, proprio nei giorni scorsi, ha partecipato alla sua prima "missione" in una scuola: l'Istituto Sant'Alberto Magno di Bologna. Ed è stato bravissimo, encomiabile, commovente. E' stato, ancora una volta, il grande cane combattente capace di essere in prima linea contro gli esplosivi e, insieme, cucciolone dolcissimo con i più piccoli. Il profondo legame che l'unisce a Salvador è apparso tanto evidente da commuovere docenti e alunni dell'Istituto. Tanto che lo hanno voluto ringraziare, insieme con tutti gli altri quattrozampe presenti alla dimostrazione, con una lunga e sentita lettera di cui riferiamo a parte.
Lorenzo Gallitto
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