Roma, 12 maggio 2014 - Mercoledì 7 maggio 2014 la Corte Suprema Indiana ha messo al bando tutte le corse con carri trainati da buoi, il controverso festival “Jallikattu” e tutti gli eventi di intrattenimento sul territorio nazionale che prevedono l’uso di questi animali.

La sentenza si basa sulle evidenti violazioni delle leggi nazionali sul benessere animale. La coordinatrice in India di Animal Equality, Amruta Ubale, in collaborazione con alcune associazioni e una squadra di avvocati molto preparata, ha lavorato con impegno negli ultimi anni per porre fine a queste competizioni crudeli e violente.

La svolta, che ha portato a questa decisione storica per la difesa degli animali in India, è stata la presentazione di quattro casi, denunciati nel 2012, di violenze e crudeltà sui buoi usati nelle corse. Parallelamente le organizzazioni Peta e Animal Walfare India hanno lavorato per denunciare il controverso festival “Jallikattu”, in cui dei tori molto giovani vengono terrorizzati e rincorsi dalla folla che tenta violentemente di afferrarli per la coda e le corna.

Nelle parole di Amruta Ubale, coordinatrice di Animal Equality in India, il significato di un risultato così importante: "Questo divieto è una pietra miliare per i diritti degli animali in India. Indica che stiamo facendo significativi passi in avanti nella nostra società, e che alcune tradizioni non possono essere considerate più importanti della sofferenza inflitta agli animali ". Animal Equality é un'organizzazione internazionale per i diritti animali presente in Italia, Regno Unito, Spagna, Germania, Venezuela, Messico e India.
Per saperne di più: www.animalequality.it