Roma, 13 giugno 2014 - Attualmente in Italia, oltre il 95% dei circa 13 milioni di suini sta ancora soffrendo in sistemi intensivi, allevati in condizioni non rispettose del loro benessere e nemmeno della legge che dovrebbe tutelarli: la Direttiva  europea 2008/120/CE, recepita da anni anche nel nostro Paese. Contravvengono alle disposizioni normative le mutilazioni sistematiche effettuate sugli animali, la mancanza totale di paglia o altro materiale manipolabile, gli ambienti sudici in cui sono costretti a vivere.

Nonostante le ripetute segnalazioni di CIWF alle autorità – in particolare al Ministero della Salute, competente sul tema del benessere animale – non è emersa neppure la più pallida intenzione di fare applicare puntualmente la legge, ponendo fine alle violazioni sopra citate, accusa CIWF.

  Ne consegue che, oltre alle sofferenze inutili di milioni di maiali, chi volesse acquistare carne di allevamenti più rispettosi del benessere dei suini, e del proprio, non lo può fare. Eppure, allevare in maniera più rispettosa fa bene anche alla nostra salute perché nei sistemi intensivi, gli animali subiscono un numero maggiore di trattamenti antibiotici per evitare che si ammalino: una pratica assolutamente legale che però contribuisce allo sviluppo di batteri resistenti agli antibiotici, esponendo anche noi a gravi rischi.

Per questo CIWF ha deciso di rivolgersi a chi, per il proprio grande potere di acquisto, può piantare il seme del cambiamento, influenzando positivamente la filiera: le principali catene di supermercati in Italia. A loro è stata indirizzata Siamodegni, la petizione lanciata tramite la piattaforma Change.org volta a chiedere l'introduzione, entro il 2015, di almeno una linea di prodotti suini conformi alla normativa, con particolare riguardo al divieto di mutilazioni sistematiche e all'obbligo di fornitura di materiale manipolabile.

Il risultato finora ottenuto è estremamente significativo e mostra che se la politica è sorda, fortunatamente, di cittadini interessati alle sorti di questi animali, alla legalità e alla propria salute ce ne sono. In una settimana oltre 64.000 italiani hanno detto Si alla prima linea di prodotti suini conformi alla legge e più rispettosa del benessere degli animali a venire offerta dai supermercati. 

Dichiara Annamaria Pisapia, Direttrice di CIWF Italia: “La nostra richiesta rappresenta il primo passo verso una vita migliore per milioni di maiali e costituisce allo stesso tempo l'affermazione della legalità e maggiore trasparenza verso cittadini e consumatori. Porteremo ai supermercati la voce dei cittadini italiani e siamo ottimisti che la ascolteranno, perché può rappresentare un’opportunità di crescita per tutti: per i consumatori, che vedranno soddisfatte le loro richieste, e per i supermercati che grazie al loro impegno e alla loro trasparenza potranno aumentare la fiducia dei loro clienti. Inoltre, rivolgiamo un accorato appello al Presidente Renzi, affinché la sua encomiabile lotta per il ristabilimento della legalità comprenda anche le leggi di protezione animale. Le leggi infatti sono tutte uguali, indipendentemente dal soggetto che tutelano".

CIWF (Compassion in World Farming) è oggi considerata la maggiore organizzazione internazionale senza scopo di lucro che lavora esclusivamente per il benessere e la protezione degli animali da allevamento. Fu fondata oltre 40 anni fa da Peter Roberts, un allevatore inglese che scelse di opporsi alla crescente intensivizzazione dei metodi di allevamento e, per questo, smise di allevare e dedicò tutta la sua vita alla protezione degli animali da allevamento .
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