Roma, 13 luglio 2014 - Si sono 'arrampicati' sulla torre di Pisa, hanno 'sfilato' in corteo a piazza San Pietro e 'organizzato' un sit-in a piazza Duomo a Milano. Ieri gli omini Lego sono 'scesi in strada' con Greenpeace per chiedere alla loro casa madre di "interrompere la partnership commerciale con la Shell, compagnia petrolifera tra le più presenti nell'esplorazione petrolifera del Polo nord, una minaccia per gli abitanti e gli animali che vivono in questa area fondamentale per gli equilibri del Pianeta".

Ad Andria l'intero Lego cast dei 'Simpson' ha posato davanti a Castel del Monte, mentre a Verona davanti all'Arena i personaggi di 'Guerre stellari' hanno chiesto di risparmiare l'Artico dalla distruzione. A Roma, mini gommoni e attivisti si sono ritrovati a Castel Sant'Angelo lungo il fiume Tevere, ma anche al Colosseo.

"Ogni azienda ha la responsabilità di scegliere eticamente i propri partner commerciali e i propri fornitori - dice Mel Evans, della campagna Save the Arctic di Greenpeace - Lego afferma che vorrebbe lasciare un mondo migliore ai nostri figli, ma stringe ancora accordi commerciali con Shell, una delle aziende più inquinanti del Pianeta, che ora minaccia la bellezza incontaminata dell'Artico. Una decisione sbagliata, una cattiva notizia per tutti i bambini. Per questo chiediamo a Lego di abbracciare la causa per la difesa dell'Artico, rompendo il patto con Shell". La campagna con cui Greenpeace chiede a Lego di abbandonare Shell è partita lo scorso 1 luglio. In soli dieci giorni sono state raccolte oltre 325mila firme e altrettante email sono state recapitate ai vertici della Lego.
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